THIENE

Thiene, vivace ed operosa cittadina di oltre 24.000 abitanti ha le sue origini in epoca romana. Nasce attorno ad un "castrum" e si trasforma, nel Medioevo, in castello di difesa del borgo arroccato attorno alla sua chiesa:la "Pieve di S. Maria". Nel 1281 viene scavata la "Roggia di Thiene" lungo le cui rive aprono bottega e case gli artigiani. Un castrum, un castello e la sua pieve, una via e una roggia, sono i punti fermi che hanno dato vita all'abitato di Thiene. La felice posizione geografica e la confluenza di strade importanti per i traffici del Veneto, e del Tirolo e oltre, hanno contribuito alla sempre piu' rilevante prosperita'.
Thiene entra a far parte della Repubblica Veneta nel 1404 dove trovera' quella sicurezza e quella pace utili allo sviluppo della sua economia e al diffondersi della cultura e delle arti. Mercati, da quello rurale del Medioevo a quello Franco del 1492 e quindi settimanale del lunedi, Fiere (di S.G. Battista e del terzo lunedi di ottobre) botteghe e magazzini, diventano il centro nevralgico degli affari della città e di un territorio sempre piu' ampio.
Gli esponenti di famiglie nobili vicentine e della borghesia mercantile, artigianale e delle libere professioni investono capitali nell'acquisto, bonifica ed irrigazione delle terre, nei commerci, nell'edilizia che mutera' ed arricchira' l'aspetto di vie, slarghi ed angoli suggestivi della città.
La vecchia Pieve di S. Maria ricostruisce la sua Chiesa, sorgono bellissime ville e palazzi con annesse cappelle private (Villa Porto-Colleoni-Thiene e Palazzo Cornaggia) eleganti dimore signorili, pregevoli opifici e fattorie.

COSA VEDERE

PIAZZA CHILESOTTI

Opera realizzata dell'Architetto Serlio tra il 1640 e il 1650; nella piazza vi sono la fontana con lo stemma della Citta' e la Torre civica.

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CASTELLO PORTO COLLEONI, ORA THIENE

 Principesca residenza, cinta da alte mura merlate, connota con la sua mole inconfondibile il profilo urbano del centro di Thiene. Si tratta di un unicum architettonico, dal momento che riassume in sé le caratteristiche gotiche del castello e del palazzo veneziano. Il risultato è un complesso ibrido, significativo della transizione che un secolo più tardi porterà alla nascita della villa palladiana. Il progetto si deve probabilmentea Domenico da Venezia, attivo a Vicenza dal 1448 al 1453 per la costruzione del Duomo e del Palazzo della Ragione. La fronte principale della villa presenta una loggia a cinque arcate leggermente ogivali, sopra la quale si aprono una pentafora e due monofore gotiche. Il prospetto si completa nelle due torri d’angolo, con merli e appariscenti comignoli alla veneziana. Oltreil colonnato d’accesso si sviluppa un grande atrio a T, forma ripetuta nella vasta sala al piano superiore. Al piano terreno una sala è interamente affrescata da Battista Zelotti (1526-1578) e Giovanni Antonio Fasolo(1530-1572), i due più importanti allievi di Paolo Veronese.

Tra le adiacenze spicca la scuderia, elegante lavoro della prima metà del Settecento, attribuito al Muttoni; per raffinatezza di forme e stato di conservazione è un esempio unico nel suo genere. Fuori dal recinto murato, di là dalla strada, sorge la graziosa  cappella gentilizia, eretta in forme gotiche nella prima metà del Quattrocento, con l’adiacente canonica.
La villa, di proprietà privata, ospita spesso manifestazioni culturali ed eventi. www.castellodithiene.it

 DUOMO

Edificio intitolato a S.Gaetano e risalente al 1300. Fu restaurato nel 1630, e proprio al periodo barocco si devono l' aspetto attuale, la cupola e alcuni arredi interni. Sede del Museo di Arte Sacra.
 
CHIESA DELLA NATIVITA’
Edificio della fine del XV sec.. All'interno sono visibili tele, affreschi, sculture ed un sarcofago della stessa epoca.

TEATRO
Realizzato nel 1905, e' un mirabile esempio del Liberty italiano. 

SANTUARIO-CONVENTO MADONNA DELL’OLMO
Risalente al 1530 e restaurato nel 1954. Conserva tele, affreschi, sculture e mosaici. Di interesse e' anche il Chiostro.

VILLA CHILESOTTI FABRIS
Villa della fine del 1700, con affreschi e sculture. Nel parco, fontane della stessa epoca. Attualmente la Villa è sede della Scuola Europea di Restauro.
 

IL MERCATO FRANCO DEL 1492 A THIENE

La tradizione mercantile di Thiene ha antiche origini, se pensiamo che citazioni storiche riferiscono che gia' nel 1259 numerose persone affluivano in città al mercato settimanale. Fu pero' nel 1492 che, per meriti ottenuti sul campo di battaglia di Rovereto, venne concessa dalla Repubblica di Venezia la qualifica di "Mercato Franco" cio' consentì un notevole incremento delle contrattazioni.
Ogni due anni, il primo sabato di ottobre, a ricordo della concessione, viene celebrata, con profondo entusiasmo, una realistica rievocazione storica che prese avvio nel 1992 per celebrare i 500 anni dell'avvenimento. Invece, dal 1997, ogni prima domenica di ottobre viene allestito un Mercato Franco del 1492. I cittadini di Thiene e della zona circostante sono coinvolti con un misto di impegno e divertimento; in tale ricorrenza vengono riproposti gesti e sapori antichi, rivitalizzate usanze dimenticate e recuperate vecchie ricette. I figuranti indossano ricercati abiti rinascimentali ideati e realizzati dalle sarte "volontarie" del Laboratorio della Rievocazione Storica coordinato dalla Pro Thiene. Per poter fare acquisti, agli ingressi del Mercato le monete correnti dovranno essere convertite ai banchi dei cambiavalute con le "colombine", antiche monete della "Terra di Thiene".
Un appuntamento con la storia, le tradizioni ed il folklore, che mette in scena ed esalta le radici imprenditoriali di questa "Terra" assicurando al visitatore un magico ritorno alle origini.
Prima settimana di ottobre, Rievocazione storica e mercato rinascimentale. Info: PRO THIENE tel. 0445 369544 - Comune tel. 0445 804906 link


NEI DINTORNI

 

Lonedo di Lugo

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“In Lonedo luogo del Vicentino è la Fabrica del Signor
Girolamo de’ Godi posta sopra un colle di bellissima
vista e, a canto un fiume che serve per Peschiera.”
(da “Il Secondo Libro dell’Architettura di A. Palladio”)

Villa Godi-Malinverni è la prima Villa realizzata dal Palladio. 
Andrea ha 29 anni e da 14 lavora nella bottega di Girolamo Pittoni e Giacomo da Porlezza; dopo un lungo tirocinio, probabilmente ricopre la figura di specialista della progettazione architettonica. L’incontro con Giangiorgio Trissino, l’umanista che farà di lui un vero architetto, è di questi anni e le linee dell’edificio sembrano confermare il salto di qualità nella sua concezione artistica. L’importanza dell’opera che intreccia la sua storia in modo romanzesco con la vicina villa Piovene, è confermata dall’inclusione ne “I Quattro Libri  dell’Architettura”, che il Palladio darà alle stampe trent’anni più tardi, nel 1570. Al giovane architetto si devono anche l’impostazione del retrostante giardino a emiciclo e il disegno della splendida vera da pozzo al suo centro. Bellissima la vista. La villa spicca anche per la decorazione affrescata a soggetto mitologico, realizzata nei decenni successivi. Al valore architettonico la villa aggiunge l’interesse di un museo di fossili con sorprendenti reperti di provenienza locale, tra i quali una palma lunga 9 metri. Interessante la visita alle cucine, uno degli esempi più rappresentativi della concezione di Palladio della localizzazione dei vani di servizio.
Una curiosità storica: durante la prima Guerra mondiale la villa fu sede del comando delle truppe inglesi impegnate sul fronte dell’Altopiano di Asiago. Tra i
motivi di notorietà di villa Godi va incluso il suo impiego come set di un celebre film degli anni Cinquanta, Senso, girato da Luchino Visconti con Alida Valli e
Massimo Girotti.
La villa è aperta alle visite e sede di congressi, eventi culturali e mondani. Nella barchessa è allestito il ristorante «Torchio Antico».
 
Villa Piovene Porto Godi, costruita attorno al 1514 ed attribuita al Palladio. Monumento incluso nella World Heritage List dell'UNESCO.
 Nel 1539 Andrea ha 31 anni, due anni prima aveva firmato il progetto di villa Godi, che sorge a poche centinaia di metri di distanza, e questo è il principale argomento a sostegno della sua partecipazione al secondo cantiere di villa Piovene Porto Godi. I due edifici vengono costruiti in una sorta di gara tra le due famiglie, che tra l’altro avrà un epilogo luttuoso con l’omicidio di uno dei contendenti. Contemporaneità ed anche la concorrenza tra committenti, tuttavia, depongono a favore dell’ipotesi di un unico progettista. Villa Piovene non risulta inserita ne “I Quattro Libri dell’Architettura”, l’opera data alle stampe dal Palladio nel 1570 per tramandare ai posteri la sua concezione artistica, ma questa esclusione non è  articolarmente significativa perchè anche altri edifici a lui sicuramente attribuibili non rientrano nella pubblicazione. L’incertezza può trovare motivazione nelle modifiche progettuali forse subentrate durante la costruzione, avvenuta in tre fasi lungo un arco temporale di cinquant’anni.
Il colpo d’occhio, alesemente diverso, si deve invece all’aggiunta settecentesca delle barchesse e della scenografica scalinata che asseconda la pendenza del giardino. Attorno alla villa si stende un suggestivo parco romantico, che offre splendide vedute tutt’intorno.
 

Sarcedo

Villa Capra Bassani fu fatta realizzare nel corso del sec. XVII da Orazio Claudio Capra secondo i canoni del Neoclassicismo, ricalcando quindi i modelli palladiani. La villa, eretta nel 1770, appare maestosa su un’alta scalea sullo fondo del giardino all’italiana, preceduto da una peschiera.
L’edificio risulta composto da un corpo anteriore, che ingloba il pronao ionico a tre intercolumni, con timpano e statue sul coronamento, e da un corpo posteriore a pianta simmetrica, con grande salone trasversale preceduto da un vestibolo. Interessante è la rivisitazione degli schemi palladiani, sia nell’organizzazione dei volumi che nell’organizzazione interna . 

 

 

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