Nel corso della Prima Guerra Mondiale, in particolare dopo la rotta italiana di Caporetto, la città di Bassano si trovò coinvolta nel conflitto in prima linea. La
città divenne un rifugio provvisorio per i soldati in fuga e per migliaia di civili incalzati dall’avanzata austro-ungarica. I danni al centro storico furono marginali
grazie alla tenuta della linea di fronte sul Grappa che costò circa 22.000 morti; complessivamente si stima un numero di circa 70.000 unità tra caduti, feriti, prigionieri e dispersi.
Tempio Ossario - BASSANO
La costruzione, risalente ai primi anni del ‘900, fu trasformata dopo la Prima Guerra Mondiale in ossario: era necessario trovare una decorosa e definitiva sistemazione a migliaia di soldati provvisoriamente sepolti nei cimiteri pedemontani. Tel. 348 0457693
www.montegrappa.org
Monumento Generale Giardino - BASSANO
Posizionato alla fine di Viale delle Fosse, il monumento del 1938 ricorda il Comandante della IV Armata Generale Gaetano Giardino, rivolto verso la Valsugana,
che ha fortemente voluto essere sepolto vicino ai “suoi soldati” a Cima Grappa.
Parco ragazzi ’99 - BASSANO
Realizzato su iniziativa di un comitato nazionale di ex combattenti di quella classe, si trovano rappresentate quattro scene salienti della storia dei ragazzi del ’99 che nel 1917-18 vennero mandati sul Monte Grappa a fermare gli Austriaci.
Museo Storico Ca’ Erizzo - BASSANO
Splendido edificio quattro/settecentesco, Ca’ Erizzo nel 1918 fu residenza della Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana. Oggi ospita un
Museo della Grande Guerra e una collezione di Hemingway composta da rari e preziosi documenti.
Museo degli Alpini - BASSANO
Datato 1948, il museo non costituisce solo una raccolta di cimeli storici, ma offre uno scorcio sulla vita militare durante le guerre del ‘900. Ha vissuto i
primi anni in povertà con ritagli di giornali, qualche residuato bellico e pezzi del vecchio ponte, per poi arricchirsi nel tempo di reperti. - Tel. 0424 503650
Col Moschin e Piccolo Museo 1915- 1918 “Roberto Favero” SOLAGNA - Loc. San Giovanni - MONTE GRAPPA
Nell’albergo San Giovanni sorge un piccolo museo dedicato a Roberto Favero, giovane ricercatore di testimonianze belliche. Oggi il fratello Luciano neaustriaha
raccolto l’eredità mettendo insieme una notevole collezione storica della Grande Guerra. Nelle bacheche si possono osservare divise, elmetti, armi, distintivi,
oggetti personali e molti altri cimeli appartenenti alle truppe di tutte le nazionalità presenti durante il conflitto sui Colli Alti.
Nelle vicinanze si segnala Col Moschin, scenario della vittoria contro le truppe austro-ungariche. Fu assalito all’alba del 16 giugno 1918 e strappato agli Austriaci
in dieci minuti riportando la cattura di 300 prigionieri. Per celebrare l’episodio la città di Roma edificò sul colle una colonna romana come monumento. Sui colli alti inoltre è possibile visitare una trincea della Prima Guerra Mondiale restaurata a scopo didattico; lungo il percorso alcuni cartelli riportano notizie degli avvenimenti bellici e indicano i modi di costruzione delle trincee. Tel. 0424 556008 - www.albergosangiovanni.com
Col Campeggia – ROMANO D’EZZELINO - Loc. Camposolagna – MONTE GRAPPA
Col Campeggia fu sede del Comando Tattico del IX Corpo d’Armata, posto a quota 1100 m sulle ultime propaggini a sud ovest del massiccio, assumendo perciò un ruolo logistico molto importante. Dal 1992 sono iniziati i lavori di rivalorizzazione e recupero del sito. In particolare sono stati ripristinati alcuni baraccamenti, parte di trincee e la galleria “osservatorio”; inoltre sono stai installati dei pannelli in cui vengono spiegate le condizioni di vita e di lavoro dei soldati.
Col del Gallo – SOLAGNA – Loc. Valsotta – MONTE GRAPPA
Col del Gallo rappresentò l’ultimo baluardo italiano sui Colli Alti dopo lo sfondamento delle truppe austro-ungariche del giugno del 1918 sul Col Moschin. Da qui
partì la controffensiva del IX reparto degli Arditi. Presso la Malga Col del Gallo si sviluppano una serie di interessanti trincee che erano state scavate ed utilizzate dai soldati italiani come seconda linea difensiva del fronte Colli Alti - Asolone - Coston. Queste trincee si trovano interamente all’interno di un fitto bosco e si collegavano alle postazioni di artiglieria del Col Andreon.
Nel sito si possono vedere tracce di trincee quasi interamente ricoperte di detriti e trincee liberate da volontari e rese accessibili ai turisti; interessante la galleria
con pozzo per postazione di mitragliatrice con annessi ruderi di baraccamenti.
Campo De Roa e Ponte San Lorenzo – SOLAGNA e POVE DEL GRAPPA - Loc. Camposolagna – MONTE GRAPPA
A Campo De Roa troviamo il sito completamente ristrutturato di Casera Andreon, dov’era l’artiglieria da 149 mm, dipendente direttamente dal Generale Giardino.
65 metri di gallerie sono oggi visitabili, oltre ad un obice d’artigliere, ricoveri e baraccamenti dei soldati.
Non distante c’è Ponte San Lorenzo dove una colonna romana indica il punto di massima avanzata nemica durante la battaglia del Solstizio nel giugno del 1918.
Qui sorgeva una stazione medica dell’American Red Cross. Tra gli autisti delle ambulanze Ernest Hemingway e John Dos Passos.
Museo della Guerra Monte Asolone - Val dea Giara POVE DEL GRAPPA - Loc. Monte Asolone - MONTE GRAPPA
Il museo è ubicato all’interno della Baita Monte Asolone. Dedicato a Gamba Battista e Vignoli Emanuele, espone oggetti appartenenti a tutti gli eserciti europei del
‘14-’18, con particolare attenzione agli oggetti personali in dotazione ai soldati e realizzati dagli stessi oltre a reperti provenienti dal vicino Monte Asolone nel quale s’immolò il IX reparto d’assalto il 24 giugno del 1918. Oggi sulla cima una lapide ricorda il portabandiera Ciro Scianna, medaglia d’oro al valor militare.
Il museo propone un programma annuale di visite ai campi di Battaglia e di conferenze a carattere storico culturale.
Tel. 0424 559000 - www.inveneto.biz www.montegrappa.org
Postazioni Merlo – SAN NAZARIO
A partire dal 1916, a seguito degli interventi di sistemazione difensiva militare sul Monte Grappa, si rese necessario creare delle strutture di collegamento e
continuità con le difese esistenti sull’altopiano di Asiago. Oggi si possono visitare alcuni siti della Prima Guerra Mondiale recentemente recuperati ad opera
dell’amministrazione comunale. Già dopo pochi minuti di cammino una prima serie di gallerie collegate tra loro, con diramazioni laterali, finestre, feritoie e punti
di osservazione, sorprende per imponenza e lunghezza. Più in alto alla quota di 350 m, sul crinale della montagna trapassato da altre gallerie e percorso da trincee, una postazione di artiglieria è stata attrezzata a punto di osservazione con indicazione a giro d’orizzonte di monti e località. Nelle vicinanze una baracca in pietrame a secco, ottimamente sistemata, funge da ricovero d’emergenza. Passando da casara Praventor e attraversato un sentiero di mezza costa totalmente
rifatto, il percorso dei siti di guerra si sposta sul sentiero 35 per raggiungere il Col di Costa Alta a 634 m. Anche qui si trovano gallerie e trincee ed altre opere belliche a testimonianza della grande importanza di questo crinale per il controllo della Valbrenta e della Val Frenzela.
Museo del Recuperante – SAN NAZARIO - Loc. Carpanè
Per venire incontro alle esigenze sia dell’industria italiana, che nello sforzo bellico aveva esaurito le scorte di materie prime, sia dei tanti che, al termine del
conflitto, avevano perduto ogni bene, il lavoro, la casa e si trovavano nella povertà più assoluta, negli anni Venti il governo emanò un decreto che legittimava il recupero di materiale bellico. Nacquero così i “recuperanti”, che iniziarono a raccogliere quel che la guerra aveva lasciato in gran quantità: materiali “nobili”, quali
il piombo, l’ottone e il rame, che venivano accatastati in posti di stoccaggio temporaneo per poi essere venduti. Il museo è stato allestito per ricordare l’epopea
dei recuperanti; la Comunità Montana del Brenta lo ha allestito dopo l’acquisto di una raccolta privata, arricchendolo delle donazioni di molteplici associazioni e
privati. - Tel. 0424 99891 - www.comunitamontanadelbrenta.vi.it
Fortezze area Valsugana e Canale di Brenta - CISMON DEL GRAPPA
Il Museo diffuso denominato “Museo del Covolo di Buttistone e altri sistemi difensivi della valle” è costituito dal museo stesso, dal Covolo di Buttistone e da alcune strutture fortificate prima della Grande Guerra, Tagliata di Primolano e Forte Tombion. Il Covolo è un’antica fortificazione militare risalente ai primi anni
dell’XI secolo e nodo di sbarramento e di difesa naturale sulla strada che da Bassano porta a Trento.
L’ultimo utilizzo risale alla Prima Guerra Mondiale. Presso il Forte Tombion è invece possibile rivivere il clima di frontiera e le imprese eroiche della Prima Guerra Mondiale addentrandosi nei corridoi, negli stanzoni del caposaldo e per i sentieri a trincea lungo il pendio scosceso. Successivamente è stata portata a termine la tagliata di Primolano, un complesso notevole articolato in due strutture principali: la Tagliata Fontanella e la Tagliata della Scala, l’una impedendo irruzioni verso il Brenta, l’altra impedendo azioni nel verso contrario. Tel. 380 1420535 - www.cismon.it
Area Monumentale MONTE GRAPPA
Bassano diventa Bassano del Grappa dal 1928, dieci anni dopo la fine della Grande Guerra, a ricordo del massiccio su cui si combatterono le ultime battaglie cruciali seguite alla ritirata di Caporetto. L’area monumentale comprende:
- Il Sacrario Militare, costruito tra il 1925 e il 1935, ospita le spoglie di oltre 12.500 caduti italiani e 10.000 soldati austro-ungarici per lo più ignoti. Il cimitero italiano è formato da 5 gradoni semicircolari nei quali trovano posto i loculi; verso nord è stato costruito il cimitero austro-ungarico formato da due gironi. Sulla sommità si
trova il Sacello della Madonnina del Grappa dal quale parte la “Via Eroica”, fiancheggiata da 14 cippi e che conduce al “Portale di Roma”, primo ingresso
monumentale al Sacrario.
- Il corpo principale di quella che fu durante il conflitto la “Caserma Milano” oggi ospita un museo curato. Raccoglie e presenta numerose vestigia recuperate
sul massiccio del Grappa, reperti frutto di donazioni private e una sequenza di pannelli che introduce alla storia dei principali fatti bellici svoltisi sul Grappa e sulle sue propagini.
- La Galleria Vittorio Emanuele III si sviluppa sotto la vetta del Grappa. Concepita come opera di difesa, fu costruita per installare le postazioni dell’artiglieria, delle mitragliatrici e come ricovero per le truppe. È costituita da un braccio principale di circa 1400 m dal quale dipartono numerose diramazioni laterali per uno sviluppo complessivo di 5 km orizzontali; ospitava 23 batterie e 70 postazioni di mitragliatrici che venivano riforniti di viveri, acqua e munizioni grazie ad un’importante organizzazione logistica. Per la costruzione furono necessari 10 mesi di lavoro ininterrotto.
- Il Rifugio Bassano, che originariamente sorgeva dove oggi si trova il Sacrario e fu ricostruito nel 1935. Al suo interno sono esposti ricordi fotografici della
guerra sul Grappa.
- Nella parte austro-ungarica del Sacrario troviamo una tomba avvolta dal mistero e da numerose leggende: la tomba del Soldato Peter Pan. I due Peter
Pan, quello della fiaba e il soldato, pur non avendo nulla a che fare sembrano comunque essere legati da numerose analogie: nati entrambi attorno al 1897
e provenienti da “luoghi inesistenti”. Fatto curioso: è l’unica tomba in cui ogni giorno vengono deposti fiori, sassolini e a volte conchiglie di mare da mani
sconosciute. Tel. 0423 544840 - www.montegrappa.org/storia_del_massiccio/zona_monumentale.php
Ca’ Tasson – CISMON DEL GRAPPA Loc. Forcelletto - MONTE GRAPPA
Vicino all’importante caposaldo italiano chiamato “La svolta” è situato l’altare degli Arditi e il monumento al Generale Ettore Viola, il quale si distinse nella difesa del Monte Grappa al punto di essere soprannominato l’Ardito del Grappa. A pochi metri si trovano anche le due rocce che dividevano le posizioni delle contrapposte sentinelle italiana ed austriaca.
Informazioni Ufficio IAT BASSANO Tel. 0424 519917