A SPASSO CON IL SAPORE

I formaggi vicentini nel piattoIl formaggio incontra nuovi sapori
Una nuova pubblicazione va ad arrichire la collana di ricettari "I Calieri", dal titolo "I Formaggi vicentini nel piatto.
Dal pegorin all’Asiago Dop", realizzata dalla casa editrice Terra Ferma, in collaborazione con Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza.
La pubblicazione, inoltre, si è avvalsa della collaborazione di numerosi ristoratori e del Consorzio di Tutela per il formaggio Asiago.

Le pagine di questo nuovo volume sono dedicate alla storia del formaggio, alle sue origini e alla presentazione di nuove ricette.
Non mancano le immagini dei piatti creati ad hoc da alcuni ristoratori vicentini, che anche in questa occasione hanno dimostrato di essere i primi promotori di una tradizione culinaria ed enogastronomica di primo livello.
Con questo libro Vicenza Qualità continua, così, il suo viaggio alla scoperta dei sapori più tradizionali del nostro territorio, collaborando con le associazioni di categoria alla creazione di pubblicazioni editoriali che hanno l’intento di valorizzare i prodotti tipici vicentini, tra storia e tradizioni culinarie.
Nella storia della gastronomia il formaggio viene considerato una prelibatezza per gli appassionati della buona tavola e la sua produzione è antica come attestano le fonti storiche.
Infatti, numerose sono le testimonianze sull’uso dei formaggi, da Carlo Magno che ordinava anche due carri all’anno di questo prodotto prelibato, ai frati francescani, che nella prima metà del duecento, pasteggiavano con lasagne al formaggio.

Anche la produzione lattiero-casearia vicentina conta su una tradizione millenaria che rimane tuttora assai vitale, grazie alle piccole e medie aziende specializzate in una produzione di grande qualità, nella quale ancora oggi è possibile ritrovare i sapori del passato.
Sulle nostre tavole non mancano i formaggi freschi o a brevissima stagionatura di pasta bianca come per esempio il Morlacco, le ricotte, da quella vaccina a quella di capra o di pecora.
Inoltre non va dimenticato che la tipicità del "formajo" vicentino viene tutelata anche con la sigla DOP, denominazione di origine protetta, un riconoscimento di qualità che mira ad incentivare non solo il rispetto della tradizione vicentina ma anche di determinate caratteristiche produttive e di allevamento.
Sino ad oggi sono 349 i prodotti rappresentativi delle realtà territoriali provinciali del Veneto.

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