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Schio

 

Il Duomo di San Pietro così come appare attualmente è l’ultima di molte ricostruzioni che ebbero inizio da una cappella medioevale dedicata a San Pietro esistente sul colle del Gorzone.
Fra il 1100 e il 1200 l’antica Pieve di Pievebelvicino, chiesa madre di tutte le altre della Val Leogra, assegnò all’antica cappella scledense un parroco e così divenne parrocchia. Nel XIX secolo si assiste ad un piano espansivo e riformatore in campo urbanistico derivato dallo sviluppo industriale e demografico e favorito da Alessandro Rossi. Questo progetto coinvolse anche il Duomo, la canonica, la Piazza e la ristrutturazione fu affidata ed eseguita da A. Caregaro Negrin tra il 1877 e il 1879.
 
Prima di quest’ultimo intervento Carlo Barrera attuò tra il 1805 e il 1820 il progetto di Antonio Diedo con la realizzazione del monumentale pronao corinzio con frontone triangolare e dei due piccoli campanili laterali. Il successivo intervento risale al 1837 e fu opera di Tommaso Meduna che progettò il nuovo collegamento con la piazza antistante sostituendo l’unica erta scalinata esistente con le due rampe che salgono lateralmente. La decorazione interna del Duomo è opera di diversi artisti tra cui Valentino Saiez per i bassorilievi dell’attico della navata e per il cocrifisso, Valentino Pupin per la cromia della volta e la pala dell’altare di San Giuseppe.
La chiesa è dotata di due preziosi organi e di altre opere artistiche frutto di bravi artisti locali che si adoperarono per adornare la più imponente chiesa della città. Annessa al tempio è l’ottocentesca canonica dove si trovano altri dipinti e all’ultimo piano ha sede l’Archivio e la Biblioteca del Duomo.

Fonte Comune di Schio, 29/07/2004

 

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Il Giavenale di Schio conserva in territorio rurale una cappella dedicata a s.Giustina, da sempre conosciuta dagli storici locali e attribuita al IV secolo. Nella chiesetta campestre è murata una iscrizione che ricorda u pontefice pagano della famiglia Cameria, quattuorviro del municipium di Vicenza, con la moglie Terenzia. Nelle vicinanze sono state trovate monete del tardo impero.

Fonte “Le chiese del primo millennio nella diocesi di Vicenza”, Attilio Previstali, Palladio Industrie Grafiche Cartotecniche Vicenza

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