Per visitare i monumenti di Vicenza si può scegliere di acquistare il BIGLIETTO UNICO Vicenza GOLD Card (11 siti), una Vicenza SILVER Card ( 4 siti) oppure i BIGLIETTI SINGOLI.
La Vicenza GOLD Card è un biglietto cumulativo che ha una validità di 12 giorni dall'emissione, prevede un solo passaggio per singola sede e permette di visitare 11 siti :
Teatro Olimpico, Museo Civico di Palazzo Chiericati, Chiesa di Santa Corona, Museo Naturalistico-Archeologico, le Gallerie di Palazzo Thiene, Museo del Risorgimento e della Resistenza, Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, Museo Diocesano, Palladio Museum, Basilica Palladiana (mostre escluse), Museo del Gioiello.
La Vicenza SILVER Card è valida per 8 giorni e permette accessi a 4 siti a scelta tra gli 11 del circuito museale.
La card sono in vendita presso le seguenti biglietterie: Ufficio IAT (a fianco ingresso Teatro Olimpico) Gallerie d’Italia Palazzo Leoni Montanari - Palladio Museum - Museo Diocesano - Museo del Gioiello - Basilica Palladiana.
Lunedì: giorno di chiusura settimanale dei musei civici.
TABELLA ORARI AGGIORNATA
SCARICA IL DEPLIANT "VICENZA, GIOIELLO DEL RINASCIMENTO" CON LE DESCRIZIONI DEI SITI
Scarica la mappa turistica qui
Un viaggio a Vicenza è percorrere la storia dell’architettura. Romanico, gotico, rinascimentale, barocco, neoclassico: sono le scenografie che decorano le infinite prospettive di quella che è stata definita la città-teatro. Da non perdere la visita a palazzi e chiese ricchi di arte e storia.
Il Teatro Olimpico
Piazza Matteotti 11 Tel. 0444 964380 www.teatrolimpicovicenza.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
È una delle meraviglie artistiche di Vicenza. Nel Rinascimento un teatro non è un edificio a se stante ma consiste nell’allestimento temporaneo di spazi all’aperto o di volumi preesistenti; nel caso di Vicenza, cortili di palazzo o il salone del Palazzo della Ragione. Nel 1580 il Palladio ha 72 anni quando riceve l’incarico dall’Accademia Olimpica, il consesso culturale di cui egli stesso fa parte, di approntare una sede teatrale stabile. Il progetto si ispira dichiaratamente ai teatri romani descritti da Vitruvio: una cavea gradinata ellittica, cinta da un colonnato, con statue sul fregio, fronteggiante un palcoscenico rettangolare e un maestoso proscenio su due ordini architettonici, aperto da tre arcate e ritmato da semicolonne, all’interno delle quali si trovano edicole e nicchie con statue e riquadri con bassorilievi. La critica definisce l’opera “manierista“ per l’intenso chiaroscuro, accentuato tra l’altro da una serie di espedienti ottici dettati dalla grande esperienza dell’architetto: il progressivo arretramento delle fronti con l’altezza, compensato visivamente dalle statue sporgenti; il gioco di aggetti e nicchie che aumentano l’illusione di profondità. Il Palladio appronta il disegno pochi mesi prima della sua morte e non lo vedrà realizzato; sarà il figlio Silla a curarne l’esecuzione consegnando il teatro alla città nel 1583. La prima rappresentazione, in occasione del Carnevale del 1585, è memorabile: la scelta ricade su una tragedia greca, l’Edipo Re di Sofocle, e la scenografia riproduce le sette vie di Tebe che si intravedono nelle cinque aperture del proscenio con un raffinato gioco prospettico. L’artefice di questa piccola meraviglia nella meraviglia è Vincenzo Scamozzi. L’effetto è così ben riuscito che queste sovrastrutture lignee diventeranno parte integrante stabile del teatro. Sempre allo Scamozzi viene affidata anche la realizzazione degli ambienti accessori: l’Odeo, ovvero la sala dove avevano luogo le riunioni dell’Accademia, e l’Antiodeo, decorati nel Seicento con riquadri monocromi del valente pittore vicentino Francesco Maffei.
La Basilica palladiana - www.basilicapalladiana.vi.it
La Basilica, opera paradigmatica dell’architettura palladiana, si trova nel luogo più rappresentativo della città, piazza dei Signori, già luogo del foro romano e della platea medievale. Sul finire del Quattrocento si decise di cingere l’originaria costruzione gotica del Palazzo della Ragione, con un doppio ordine di logge che ne nobilitasse l’immagine. Questa prima iniziativa finì nel peggiore dei modi, con un crollo ad appena due anni dall’inaugurazione e altri quaranta furono necessari perché il Comune si potesse trarre d’imbarazzo.I lavori verranno affidati ad Andrea Palladio, il giovane architetto cresciuto all’ombra dell’umanista Gian Giorgio Trissino, che con le sue conoscenze altolocate avrà ruolo determinante nel far accettare questa candidatura al consiglio comunale.
È proprio il Palladio a coniare per l’edificio un nome coerente alle sue convinzoni: Basilica, come nell’antica Roma veniva chiamato il luogo dove si gestivano la politica e gli affari più importanti. A 38 anni il Palladio ottiene la prima importante commissione pubblica, che al di là del lauto e prolungato compenso (5 ducati al mese per tutta la vita), corrisponde alla consacrazione ufficiale come architetto della città di Vicenza. Perché l’incarico diventi operativo, tuttavia, dovrà aspettare altri tre anni, fino al 1549, tanto sarà necessario per fugare le residue incertezze del governo cittadino. Il progetto del Palladio si basa sulla ripetizione del modulo della “serliana“, vale a dire una struttura composta da un arco a luce costante affiancato da due aperture laterali rettangolari, di larghezza variabile e quindi in grado di assorbire le differenze di ampiezza delle campate, specie negli angoli dell’edificio. Il materiale utilizzato è una pietra bianca proveniente da Piovene Rocchette, località alle falde dell’Altopiano di Asiago; lo si può definire unico nel suo genere perché la cava andrà esaurita allo scopo. Il costo complessivo dell’opera, notevolissimo, fu di 60mila ducati, peraltro ripartiti su 65 anni, visto che il cantiere si concluse nel 1614, 34 anni dopo la morte dell’architetto.
Quanto alle vicende più recenti della Basilica, vanno ricordati soprattutto gli effetti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, che letteralmente sventrarono l’edificio. Negli ultimi cinquant’anni la Basilica è stata teatro di spettacoli ed anche di eventi sportivi, partite di pallacanestro, soprattutto, quando
negli anni 60-70 le squadre vicentine femminili dominavano il campionato nazionale. In anni recenti è prevalsa la destinazione a spazio espositivo, ferma restando la tradizionale presenza delle botteghe al piano terreno. Dal 2010 ha aperto il Museo del Gioiello.
Museo Civico di Palazzo ChiericatiPiazza Matteotti, 37/39 Tel. 0444 222811 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museicivicivicenza.it
È la più scenografica tra le residenze cittadine progettate dal Palladio, oggi sede del Museo Civico di Vicenza. Il museo si presenta come una delle maggiori raccolte d’arte del Veneto, con opere di primissimo piano. La Pinacoteca, in particolare, offre uno sguardo d’insieme sullo scenario artistico del Cinquecento, utilissimo per chiarire i rapporti tra le arti figurative e l’architettura dell’epoca. Di particolare interesse, innanzitutto, i pittori della cosiddetta “scuola vicentina“ del Rinascimento: il capostipite Bartolomeo Montagna, Giovanni Buonconsiglio, Marcello Fogolino e Giovanni Speranza. Quanto al pieno Cinquecento, Paolo Veronese, artista prediletto dal Palladio, qui rappresentato da una notevole Madonna con il Bambino fra sant’Agnese e san Pietro, ma anche il Vittoria, il Fasolo, il Maganza e altri collaboratori ricorrenti dell’architetto. L’escursus prosegue poi fino ai Tiepolo. Nel Gabinetto di stampe e disegni, infine, sono custoditi bozzetti e progetti autografi di Palladio, Scamozzi e Calderari.
Gallerie di Palazzo Thiene
Contrà S. Gaetano Thiene, 11
Tel. 0444 320854
Commissionato dai fratelli Thiene, membri di una delle più potenti famiglie vicentine e personaggi sofisticati, in contatto con il fior fiore della cultura italiana. Le ambizioni edilizie dei Thiene riguardano un intero isolato del centro storico, con un affaccio sul corso Palladio, e coinvolgono in un primo momento uno degli architetti più in vista dell’epoca, Giulio Romano (1492-1546), attivo soprattutto presso la raffinata corte mantovana dei Gonzaga, ma presente a Vicenza nel 1542 peruna consulenza sulla sistemazione della Basilica e verosimilmente per la consegna del progetto di massima di Palazzo Thiene. Alla precoce morte
del Romano, nella progettazione esecutiva e nella realizzazione del palazzo subentra il Palladio, architetto emergente, ormai di cultura adeguata alla committenza.
L’edificio presenta perciò caratteri dell’uno e dell’altro architetto: tipica del Romano è, per esempio, l’impostazione dell’atrio a quattro colonne e della parte inferiore della facciata, mentre chiaramente palladiani sono le trabeazioni e i capitelli del piano nobile. Quanto detto riguarda l’unica parte realizzata del complesso, che si affaccia su una delle laterali del corso, contrà San Gaetano: la morte di uno dei committenti e altre vicissitudini, infatti, smorzano l’impulso nel realizzare un’opera che avrebbe senz’altro suscitato scalpore e invidie per la sua inusitata ampiezza.
A Palazzo Thiene, esempio mirabilmente conservato di arte rinascimentale e rappresentative della più alta tradizione artistica e architettonica del Veneto, si potranno visitare le sale al piano terra e al piano nobile con l’esposizione della quadreria, delle ceramiche della manifattura Antonibon e delle collezioni dei piatti popolari veneti dell’Ottocento e le sale del sottotetto con la raccolta di stampe dei Remondini e le sculture di Arturo Martini.
Tornato nel 2021 di proprietà del Comune di Vicenza dal 15 gennaio 2022 entra a far parte dei circuito museale cittadino.
Tempio di Santa CoronaContrà S. Corona Tel. 0444 222811
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museicivicivicenza.it
Ingresso a pagamento.
Fondata nel 1270 e fulcro di un complesso monastico domenicano, merita certamente una visita approfondita.
La chiesa a croce latina nasce per conservare la reliquia della Santa Spina donata nel 1259 da Luigi IX re di Francia al vescovo Bartolomeo da Breganze e che viene esposta al pubblico il venerdì Santo.
In questa chiesa fu sepolto Andrea Palladio nel 1580. A metà del 1800 le spoglie furono traslate nel Famedio del cimitero maggiore dove riposano gli “illustri vicentini”.
Caratteristica è la facciata con andamento a capanna, che riprende il motivo padano “a vento“. L’interno, austero, luminoso e solenne, è a tre navate, con presbiterio progettato nel 1480 da Lorenzo da Bologna. Dalla porta laterale destra della cripta si accede alla cappella Valmarana, ideata dal Palladio nel 1576. Notevolissimo il patrimonio artistico, con alcune opere di grande spicco: nella terza cappella di destra, “Adorazione dei Magi”, dipinta da Paolo Veronese nel 1573; nella cappella in fondo alla navata di destra, “I Santi Pietro e Paolo e Pio V adorano Maria”, capolavoro giovanile del veneziano Giovanni Battista Pittoni
(1723); la Cappella del Rosario e ancora, al quinto altare della navata sinistra, lo splendido “Battesimo di Gesù", capolavoro della maturità del veneziano Giovanni Bellini” (1427-1516).
Il grandioso complesso dell’altare principale è impreziosito, in ogni superficie, da intarsi policromi di marmi pregiati, lapislazzuli, coralli, corniole e madreperle.
Allontanati i Domenicani in seguito alle soppressioni napoleoniche nel 1810 è passata in proprietà al Comune di Vicenza. Il convento adiacente è adibito oggi a Museo Naturalistico Archeologico.
La chiesa è dotata di una guida digitale gratuita in italiano e inglese, accessibile attraverso smartphone e tablet.
Il Museo del Gioiello
Basilica Palladiana, Piazza dei Signori 44
Tel. +39 0444 320799
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museodelgioiello.it
Il primo in Europa e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente all’arte orafa e gioielliera, il Museo del Gioiello, spazio museale permanente è un progetto di Fiera di Vicenza realizzato in partnership con il Comune di Vicenza. Il Museo offre un’originale esperienza estetica e conoscitiva sul gioiello, valorizzando un oggetto antichissimo e profondamente radicato nella cultura umana. Curato e diretto da Alba Cappellieri, Professore di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e principale studiosa del gioiello in Italia, si sviluppa in un percorso scientifico e didattico articolato su due livelli. L’allestimento innovativo, progettato dalla designer internazionale Patricia Urquiola, e la convivenza con la Basilica Palladiana donano al Museo un’alta valenza artistica. La scelta curatoriale di forte impatto si propone di restituire la complessità semantica del gioiello con punti di vista molto eterogenei, introducendo il visitatore alla conoscenza di valori e contenuti articolati e, al contempo, di Vicenza come autorevole polo culturale del gioiello.
SCARICA IL DEPLIANT
Museo Naturalistico Archeologico
Contra' S. Corona, 4 Tel. 0444 222815
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museicivicivicenza.it
Il Museo Naturalistico-Archeologico, allestito dal 1991 nel complesso dei chiostri di Santa Corona, è suddiviso in due sezioni: Naturalistica e Archeologica. La prima illustra soprattutto gli aspetti naturalistici dei colli Berici, mentre la seconda raccoglie le più significative evidenze archeologiche di Vicenza città e della sua provincia.
Museo del Risorgimento e della Resistenza - Villa Guiccioli
Viale X Giugno, 115 Tel. 0444 222820
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museicivicivicenza.it
Il Museo ha sede a Villa Guiccioli, sul colle di Ambellicopoli dove si svolse l’eroica resistenza del 1848 che vide la popolazione vicentina impegnata per la difesa della città. Raccoglie le memorie delle vicende storiche che vanno dalla prima campagna d’Italia di Napoleone nel 1796 alla fine della Seconda Guerra Mondiale, alla lotta di liberazione (1945). Si tratta di un secolo e mezzo di storia che ha trasformato più volte il volto politico, sociale, economico e morale d’Italia e d’Europa.
Palladio Museum
Contrà Porti, 11 Tel. 0444 323014
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.palladiomuseum.org
Il Palladio Museum ospitato in una delle più belle dimore urbane palladiane, accompagna i visitatori in un viaggio emozionale nella vita di Andrea Palladio e del suo tempo, alla scoperta dei capolavori palladiani nel territorio veneto.
Molto caratteristico è il colpo d’occhio in entrata, con una serie di serliane suggerite sia dall’esigenza di sostenere il salone soprastante con delle crociere sia di compensare la divergenza dei muri esistenti con impalcati piani. La facciata, su nove campate, vede la successione dell’ordine ionico su bugnato gentile del piano terra e dell’ordine corinzio riccamente festonato del piano nobile, soluzione che maschera al meglio l’eterogeneità dell’impianto preesistente.
Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari
Contrà S.Corona, 25 - Numero Verde 800.167619 E-mail
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.gallerieditalia.com
Questo importante palazzo barocco sorge nella parte terminale di contrà Santa Corona. Commissionato nel 1623 da una famiglia di ricchi commercianti di lana e seta, rivela interni di notevole suggestione, come la scenografica Loggia d’Ercole e l’affrescata Galleria delle Verità. Acquistata nel 1908 dall’allora Banca Cattolica del Veneto, è oggi proprietà di Intesa San Paolo.
Il palazzo accoglie nelle gallerie del piano nobile alcune delle più rilevanti collezioni d’arte dell’istituto. Ben nota è la raccolta di pittura veneta del Settecento, nella quale spiccano 14 tele del Longhi di soggetti ben rappresentativi della società veneziana. Di eccezionale interesse, nel piano più alto, la collezione di icone russe, unica nel suo genere a livello nazionale e tra le prime in Occidente per ampiezza cronologica e tematica, probabilmente la più importante al di fuori della Russia.
Museo Diocesano – Diocesi di VicenzaPiazza Duomo, 12 Tel. 0444 226400
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museodiocesanovicenza.it
Ospitato nella sobrio palazzo di ispirazione palladiana del primo Ottocento, ricostruito dopo le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale in modo fedele all’originale. Da notare sono i dettagli stilistici mutuati dal Palladio (semicolonne intersecate a segnare l’avanzamento del corpo centrale rispetto a quelli laterali) e dallo Scamozzi (accostamento, alle estremità, di semicolonna e pilastro angolare).
Il Museo Diocesano presenta la storia della chiesa vicentina in 11 sale: le prime sono dedicate a reperti archeologici paleocristiani d’età romana, venuti alla luce in particolare nella Basilica dei Santi Felice e Fortunato; le sale successive riguardano oggetti e paramenti sacri provenienti dalla Cattedrale; quattro sale compendiano poi l’arte sacra dal Quattrocento al Settecento; chiudono la sezione relativa all’oreficeria, ambientata nella quattrocentesca Loggia Zeno, e la Sala dei Vescovi di Vicenza. Nei sotterranei, l’area archeologica con resti di una torre altomedievale e l'originale sezione dedicata ad una raccolta etnografica donata da Mons. Pietro Nonis, Vescovo emerito della Diocesi vicentina.
Monte Berico, il Santuario
Viale X Giugno, 87 Tel. 0444 559411
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.monteberico.it
La Basilica di Monte Berico, uno dei maggiori centri di devozione mariana d’Italia, nonché complesso monumentale eccezionale per architettura e corredo artistico. Di fronte al Santuario si apre il piazzale della Vittoria, voluto nel 1924 per commemorare i caduti della Prima Guerra Mondiale: lungo 110 metri, largo in media 60, è bordato da una balaustra in pietra che riporta l’indicazione degli elementi di spicco dell’eccezionale panorama, a partire dalle vette dell’arco montuoso che furono teatro della Grande Guerra.
Il Santuario domina la città dal primo risalto dei colli Berici e sorge sul luogo dove la Madonna sarebbe apparsa a una popolana, Vincenza Pasini nel 1426 e nel 1428, assicurandole la fine della pestilenza se fosse stata innalzata una chiesa in suo onore. Entrando l’attenzione è calamitata dalla venerata statua della Madonna della Misericordia, opera di Nicolò da Venezia del 1430, all’altare della chiesa più antica.
Tra le opere pittoriche spicca una Pietà con San Giuseppe, San Giovanni e la Maddalena, del 1500, capolavoro di Bartolomeo Montagna. Nel refettorio dell’antico monastero, la spettacolare Cena di San Gregorio Magno, grande tela dipinta da Paolo Veronese nel 1572, tagliata in 32 pezzi dagli austriaci nel 1848.
Venne restaurata a Vienna a loro spese e ricollocata qui nel 1858. La pala è attualmente in restauro, che terminerà nel corso del 2022.
Criptoportico Romano
Piazza Duomo, 6 Tel. 347/9426020
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museodiocesanovicenza.it
Sul lato meridionale di Piazza Duomo un basso edificio dà accesso al Criptoportico Romano, notevole testimonianza archeologica delle origini della città.
Nell’antica Roma i criptoportici erano gallerie o passaggi coperti aventi la funzione di perimetrare un edificio pubblico o religioso, di collegamento tra parti di un complesso architettonico o di deposito di armi o derrate alimentari. Il criptoportico che è venuto alla luce lungo il lato meridionale di piazza del Duomo presenta una struttura con tre bracci disposti a «U», voltata a botte e dotata di una serie di finestrelle strombate rivolte verso l’interno. Vari elementi, tra cui la finezza degli intonaci in marmorino, hanno fatto nascere l’ipotesi di un portico annesso a una casa signorile del I secolo avanti Cristo, affacciata alla valle del Retrone. I reperti
ritrovati in loco sono conservati nella sezione archeologica del Museo di Santa Corona.
Palazzo Valmarana Braga
Corso A. Fogazzaro,16 Tel./ fax 0444 514397, cell. 347 7204658
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.palazzovalmaranabraga.it
Palazzo Valmarana si trova, in corso Fogazzaro, a pochi passi dall’incrocio con corso Palladio, la strada principale del centro storico.
È la prima presenza monumentale di spicco e si trova al civico n. 16. Opera di Andrea Palladio del 1565: caratteristica per il ricorso a un ordine architettonico
gigante su sei campate, con un effetto d’intenso chiaroscuro studiato per dare risalto visivo alla costruzione nonostante l’angolo visuale ristretto.
Nell’edificio antistante (civico n. 15) una lapide e un medaglione segnalano la casa natale dell’umanista Giangiorgio Trissino, che tanta parte ebbe negli esordi del Palladio. Committente del palazzo nel 1565 è una delle famiglie più in vista della città, i Valmarana, sostenitori delle sorti del Palladio fin dai suoi esordi.
Reduce dalla progettazione delle sue prime chiese veneziane, l’architetto applica a questo edificio un ordine architettonico gigante, che lo percorre per tutta l’altezza: sei paraste composite su un alto basamento bugnato, all’interno delle quali colloca un ordine minore corinzio che incornicia le aperture e i riquadri decorativi. Il risultato è un intenso chiaroscuro che si rivela molto efficace nella ristretta visione prospettica. Da notare, una finezza: le due figure di soldato romano, con le insegne dei Valmarana, che l’architetto pone ai vertici alti della facciata a sorvegliare idealmente il palazzo.
Duomo (S. Maria Annunciata) ed area archeologica sotterranea
Piazza Duomo Tel. 0444 325007
Chiesa con oltre 1500 anni di storia, fu eretta a partire dal 1430 nelle forme gotiche che tuttora conserva. Caratteristica la facciata, del 1467, a marmi policromi e arcate cieche, attribuita a Domenico da Venezia. L’interno è a una navata, con cappelle laterali e alto presbiterio. L’abside è aggiunta rinascimentale di Lorenzo da Bologna. Interventi documentati di Andrea Palladio riguardano la cupola (1558-66) e il portale (1563) sull’attuale contrà Lampertico, ma si fa il nome dell’architetto anche per il Sepolcro Da Schio (1538) nella quinta cappella a sinistra.
Nel corredo decorativo spiccano: 3a cappella destra, Adorazione dei Magi di Francesco Maffei (1605-60); 5a cappella destra, Dormitio Virginis, polittico datato 1536 di Lorenzo Veneziano (not. 1350-72); nel coro, prezioso altare marmoreo del 1541, attorniato dalle 12 grandi tele seicentesche del cosiddetto Paramento Civran; 5a cappella sinistra, Madonna incoronata, pala
scultorea di Antonino da Venezia (not. 1429-58); 4a cappella sinistra, La Vergine con il Bambino tra le sante Maddalena e Lucia, di Bartolomeo Montagna (1450-1523). Nel sottosuolo, evidenze delle precedenti chiese del V-VI, XI e XIII secolo, oltre a resti di una strada d’accesso al foro romano.
Tempio di San Lorenzo
Piazza S. Lorenzo, 4 Tel. 0444 321960
Notevole esempio d’architettura gotica, la chiesa di San Lorenzo risale al 1280 e ha tipica fisionomia gotica. La facciata a capanna ha il punto focale nel bellissimo portale ad arco acuto, caratterizzato da forte strombatura e da una ricca decorazione scolpita; nella lunetta, “Madonna col Bambino, san Francesco e san Lorenzo” che presenta il committente, opera del veneziano Andriolo de’ Santi (1344). Ai lati, i sepolcri di quattro illustri personaggi, protetti da baldacchini archiacuti. L’interno, a tre navate, di severa fisionomia gotica, è stato arricchito nei secoli da molteplici interventi. In controfacciata, navata destra, “Madonna col Bambino tra i santi Sebastiano e Antonio Abate”, notevole altorilievo in pietra del 1475-80; sulla parete di fondo del transetto destro, lo spettacolare altare Pojana, del 1474, che riunisce elementi di varia provenienza; sulla parete destra della cappella maggiore, due tele di Francesco Pittoni, “Presentazione di Maria al Tempio e Congedo di Cristo dalla Madre”, eseguite intorno alla metà del Seicento; sulla parete sinistra della cappella maggiore, il monumento di Leonardo da Porto, del 1564, impostato a tempio, per il quale s’è fatto il nome del Palladio, e il monumento a Iseppo da Porto, del 1572, con l’urna vegliata da due figure di guerrieri; nella cappella a sinistra del presbiterio, arca di Bartolomeo da Porto, del primo Quattrocento, con l’urna e la figura del defunto protetta da un baldacchino. Adiacente alla chiesa è il suggestivo chiostro del tardo Quattrocento.
Chiesa di S. Croce in S. Giacomo Maggiore dei Carmini
Corso Fogazzaro, 254 Tel. 0444 321345 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Oltre l’incrocio con la linea delle antiche mura corso Fogazzaro conserva lunghi tratti di portici e offre scorci della città quale essa era nei secoli passati. La Chiesa dei Carmini, di stile gotico, caratteristica per il rivestimento in marmo bianco e rosa, risale al 1375 circa. Di primo piano, il corredo decorativo, a partire dal gruppo marmoreo nella lunetta del portale laterale, Madonna col Bambino tra sant’Alberto e san Paolo, del tedesco Giovanni Battista Krone (sec. XVI-XVII). All’interno, pregevoli bassorilievi decorativi del tardo Quattrocento, e alcuni dipinti di spicco: al primo altare sinistro, “Madonna in trono tra i santi Sebastiano e Rocco”, opera del 1535 circa, di Benedetto Montagna; al secondo altare sinistro, “Trasporto di Cristo morto”, di Jacopo (1510-92) e Francesco Bassano (1540-92); al terzo altare destro, “Padre Eterno e Cristo morto”, di Paolo Veronese (1528-88).
Parco Querini
Viale Rumor – Contrà Chioare - Viale Rodolfi
Tel. 0444 222148 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il principale parco cittadino si estende nel settore nord-orientale del centro storico, disegnato per due lati dalle sponde del Bacchiglione e dal suo affluente Astichello, appena a valle di ponte Pusterla, e per il terzo lato dalla linea delle mura veneziane, lungo l’odierno viale Rodolfi. Il parco prende nome da Palazzo Querini, che prospetta su contrà San Marco e dal quale parte un viale rettilineo che, varcato l’Astichello, si prolunga nel verde accompagnato da statue e sculture di scuola settecentesca.
La passeggiata ha come punto d’arrivo il laghetto, al centro del un’isoletta circolare suggellata da un tempietto ionico, graziosa architettura neoclassica del 1820. Parte del giardino è stato sistemato nell’Ottocento secondo il gusto romantico.
Villa La Rotonda
Via della Rotonda, 45 Tel. 0444 321793, 333 6409237
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.villalarotonda.it
Progettata dal Palladio nel 1566 La villa appare non casualmente al culmine di un poggio, in un tratto di campagna che spazia dalle rive del Bacchiglione ai Colli Berici. L’immagine è quella di una villa-tempio, dal volume pressoché cubico, sul quale s’innestano facciate a pronao con maestosi colonnati ionici e timpani triangolari, sovrastato da una cupola in origine ispirata al Pantheon romano. Evidente è la valenza simbolica della costruzione, combinazione di volumi perfetti, cubo e sfera, con gli spigoli orientati verso i punti cardinali, secondo una concezione platonica d’ordine universale. Gli edifici rustici non solo sono distaccati dalla villa, ma anche nascosti alla vista, nella parte posteriore della collina. Da questo punto di vista è significativo il fatto che ne “I Quattro Libri dell’Architettura” la Rotonda sia inserita nel volume dedicato ai palazzi, a testimonianza della sua natura di residenza suburbana più che di villa-fattoria.
Villa Valmarana “Ai Nani”Via dei Nani, 8 Tel. +39 0444 321803
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.villavalmarana.com
Villa Valmarana sorge sul colle del Bastian e deve il soprannome alle sculture di nani, in abiti settecenteschi, allineate sul muro di cinta: la leggenda vuole che siano stati i custodi di un’infelice fanciulla.
Il complesso, di costruzione sei-settecentesca, è costituito da tre edifici distribuiti su un lotto di terreno allungato: il grande atrio colonnato, con annesse le scuderie; la foresteria, su un unico livello, con un salone attorniato da vari ambienti di soggiorno e la villa, preceduta da una scalinata, con tipico impianto a salone centrale passante e ambienti minori ai quattro angoli.
La notorietà di villa Valmarana ai Nani, di cui se ne consiglia la visita, è dovuta agli straordinari cicli affrescati dai Tiepolo: il padre Giambattista (1696-1770), cui si deve la decorazione della villa, a tema mitologico ed epico, e il figlio Giandomenico (1727-1804), autore della maggior parte dei dipinti della Foresteria, a soggetto vario, dalle scene carnevalesche a situazioni d’atmosfera orientale.
.... e l'Oratorio di San Nicola, la Chiesa di Santo Stefano, Palazzo Cordellina...e numerosi altre siti di pregio..
INFORMAZIONI
Ufficio Informazioni Turistiche Vicenza – Piazza Matteotti, 12
tel. 0444 320854 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
IG @iatvicenza
Per visitare i monumenti di Vicenza si può scegliere di acquistare il BIGLIETTO UNICO Vicenza GOLD Card (11 siti), la Vicenza SILVER Card (4 SITI) oppure i BIGLIETTI SINGOLI.
La Vicenza Golden Card è un biglietto cumulativo che ha una validità di 12 giorni dall'emissione, prevede un solo passaggio per singola sede e permette di visitare:
Teatro Olimpico, Museo Civico di Palazzo Chiericati, Chiesa di Santa Corona, Museo Naturalistico-Archeologico, le Gallerie di Palazzo Thiene, Museo del Risorgimento e della Resistenza, Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, Museo Diocesano, Palladio Museum, Basilica Palladiana (mostre escluse), Museo del Gioiello.
La Vicenza Silver Card è valida per 8 giorni e permette accessi a 4 siti a scelta tra gli 11 del circuito museale.
E' possibile
acquistare online qui la Vicenza Gold Card ( 11 siti), la Vicenza Silver Card ( 4 siti), il biglietto per la visita del Teatro Olimpico, del Museo Civico di Palazzo Chiericati, della Chiesa di Santa Corona, del Museo Naturalistico e Archeologico e delle Gallerie di Palazzo Thiene.
Tutti i siti sono accessibili:
info
Presso i Musei Civici ed il Museo del Gioiello è consentito l'accesso ad animali di piccola taglia tenuti in braccio o nel trasportino.
SCARICA QUI LA TABELLA CON GLI ORARI AGGIORNATI DEL MESE IN CORSO DI MUSEI, PALAZZI E VILLE
TABELLA ORARI GENERALE - DEPLIANT "VICENZA PERLA DEL RINASCIMENTO"
PREZZI CARD E NUOVE TARIFFE IN VIGORE DAL 13 GENNAIO 2025
Scarica la mappa turistica qui
Un viaggio a Vicenza è percorrere la storia dell’architettura. Romanico, gotico, rinascimentale, barocco, neoclassico: sono le scenografie che decorano le infinite prospettive di quella che è stata definita la città-teatro. Da non perdere la visita a palazzi e chiese ricchi di arte e storia.
Il Teatro Olimpico
Piazza Matteotti 11 Tel. 0444 964380 www.teatrolimpicovicenza.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
È una delle meraviglie artistiche di Vicenza. Nel Rinascimento un teatro non è un edificio a se stante ma consiste nell’allestimento temporaneo di spazi all’aperto o di volumi preesistenti; nel caso di Vicenza, cortili di palazzo o il salone del Palazzo della Ragione. Nel 1580 il Palladio ha 72 anni quando riceve l’incarico dall’Accademia Olimpica, il consesso culturale di cui egli stesso fa parte, di approntare una sede teatrale stabile. Il progetto si ispira dichiaratamente ai teatri romani descritti da Vitruvio: una cavea gradinata ellittica, cinta da un colonnato, con statue sul fregio, fronteggiante un palcoscenico rettangolare e un maestoso proscenio su due ordini architettonici, aperto da tre arcate e ritmato da semicolonne, all’interno delle quali si trovano edicole e nicchie con statue e riquadri con bassorilievi. La critica definisce l’opera “manierista“ per l’intenso chiaroscuro, accentuato tra l’altro da una serie di espedienti ottici dettati dalla grande esperienza dell’architetto: il progressivo arretramento delle fronti con l’altezza, compensato visivamente dalle statue sporgenti; il gioco di aggetti e nicchie che aumentano l’illusione di profondità. Il Palladio appronta il disegno pochi mesi prima della sua morte e non lo vedrà realizzato; sarà il figlio Silla a curarne l’esecuzione consegnando il teatro alla città nel 1583. La prima rappresentazione, in occasione del Carnevale del 1585, è memorabile: la scelta ricade su una tragedia greca, l’Edipo Re di Sofocle, e la scenografia riproduce le sette vie di Tebe che si intravedono nelle cinque aperture del proscenio con un raffinato gioco prospettico. L’artefice di questa piccola meraviglia nella meraviglia è Vincenzo Scamozzi. L’effetto è così ben riuscito che queste sovrastrutture lignee diventeranno parte integrante stabile del teatro. Sempre allo Scamozzi viene affidata anche la realizzazione degli ambienti accessori: l’Odeo, ovvero la sala dove avevano luogo le riunioni dell’Accademia, e l’Antiodeo, decorati nel Seicento con riquadri monocromi del valente pittore vicentino Francesco Maffei.
Un breve spettacolo gratuito di suoni e luci " Pop-Palladio Olimpico Project ~Son et Lumière", è attivo da martedì a domenica nei seguenti orari: 9.30, 10.30, 11.30 e 14.30, 15.30, 16.30 (durata ca 8 minuti). Per visitatori individuali non è prevista la prenotazione.
La Basilica palladiana
Piazza dei Signori, 18 - www.museicivicivicenza.it Infopoint 0444/222855
La Basilica, opera paradigmatica dell’architettura palladiana, si trova nel luogo più rappresentativo della città, piazza dei Signori, già luogo del foro romano e della platea medievale. Sul finire del Quattrocento si decise di cingere l’originaria costruzione gotica del Palazzo della Ragione, con un doppio ordine di logge che ne nobilitasse l’immagine. Questa prima iniziativa finì nel peggiore dei modi, con un crollo ad appena due anni dall’inaugurazione e altri quaranta furono necessari perché il Comune si potesse trarre d’imbarazzo.I lavori verranno affidati ad Andrea Palladio, il giovane architetto cresciuto all’ombra dell’umanista Gian Giorgio Trissino, che con le sue conoscenze altolocate avrà ruolo determinante nel far accettare questa candidatura al consiglio comunale.
È proprio il Palladio a coniare per l’edificio un nome coerente alle sue convinzoni: Basilica, come nell’antica Roma veniva chiamato il luogo dove si gestivano la politica e gli affari più importanti. A 38 anni il Palladio ottiene la prima importante commissione pubblica, che al di là del lauto e prolungato compenso (5 ducati al mese per tutta la vita), corrisponde alla consacrazione ufficiale come architetto della città di Vicenza. Perché l’incarico diventi operativo, tuttavia, dovrà aspettare altri tre anni, fino al 1549, tanto sarà necessario per fugare le residue incertezze del governo cittadino. Il progetto del Palladio si basa sulla ripetizione del modulo della “serliana“, vale a dire una struttura composta da un arco a luce costante affiancato da due aperture laterali rettangolari, di larghezza variabile e quindi in grado di assorbire le differenze di ampiezza delle campate, specie negli angoli dell’edificio. Il materiale utilizzato è una pietra bianca proveniente da Piovene Rocchette, località alle falde dell’Altopiano di Asiago; lo si può definire unico nel suo genere perché la cava andrà esaurita allo scopo. Il costo complessivo dell’opera, notevolissimo, fu di 60mila ducati, peraltro ripartiti su 65 anni, visto che il cantiere si concluse nel 1614, 34 anni dopo la morte dell’architetto.
Quanto alle vicende più recenti della Basilica, vanno ricordati soprattutto gli effetti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, che letteralmente sventrarono l’edificio. Negli ultimi cinquant’anni la Basilica è stata teatro di spettacoli ed anche di eventi sportivi, partite di pallacanestro, soprattutto, quando
negli anni 60-70 le squadre vicentine femminili dominavano il campionato nazionale. In anni recenti è prevalsa la destinazione a spazio espositivo, ferma restando la tradizionale presenza delle botteghe al piano terreno. Nella bella stagione è aperta, nel fine settimana, la terrazza panoramica.
Museo Civico di Palazzo ChiericatiPiazza Matteotti, 37/39 Tel. 0444 222811 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museicivicivicenza.it
Il palazzo, progettato nel 1550 per Girolamo Chiericati, fu acquistato nel 1839 dal Comune di Vicenza per raccogliervi le civiche collezioni d’arte. Il museo ospita oggi una collezione composta di dipinti, sculture e arti applicate e il percorso espositivo permanente comprende opere dal medioevo all'ottocento. Al piano terra si possono ammirare le decorazioni ad affresco opera di Domenico Brusasorzi e Battista Zelotti, impreziosite da stucchi e grottesche. Apre il percorso espositivo la sala con i sette lunettoni civici di Bassano, Maffei e Carpioni, dove si racconta il periodo d’oro della città sotto il dominio della Serenissima.
Al primo piano sono accolti i capolavori di Paolo Veneziano, Hans Memling, Bartolomeo Montagna ed il grandioso ambiente che restituisce la decorazione della distrutta chiesa di S. Bartolomeo, con importanti pale d’altare di Montagna, Cima da Conegliano e Giovanni Bonconsiglio.
Al piano nobile sono raccolte, tra le altre, le opere di Bassano, Tintoretto, Veronese, oltre alle sculture di Sansovino, Vittoria e i cristalli di rocca di Valerio Belli. Nel Salone, che evoca l’atmosfera di un’ideale quadreria tra ’500 e ’600, trovano posto i grandi capolavori di Luca Giordano, Bellucci, Lazzarini.
Nelle nuove sale dell’ala Roi si percorre un suggestivo viaggio nello sviluppo storico artistico vicentino dal Seicento all'Ottocento. Capolavori provenienti dal collezionismo vicentino, da Van Dyck a Saraceni, si collocano accanto a Maffei e Carpioni, campioni della pittura barocca a Vicenza. Il Settecento si apre con il confronto tra i giganti veneziani Giambattista Piazzetta e Giambattista Tiepolo, e continua con Giandomenico Tiepolo e Pittoni. La Galleria dei Paesaggi e dei Capricci, che evoca gli ambienti di una residenza nobiliare, accoglie invece Marco e Sebastiano Ricci, mentre le vedute di Cristoforo dall'Acqua restituiscono il volto della città dell’epoca. L'Ottocento, vera novità del nuovo allestimento, presenta il culto del civismo risorgimentale, attraverso i suoi più illustri artefici, da Busato a Roi. Sono presenti anche la scultura, con le terrecotte di Orazio Marinali, la pittura su rame e su avorio, l’arte vetraria, quella serica, con la Manifattura Marasca e gli abiti del lascito De Marchi Muzani.
Nelle stanze dei sottotetti dell’ala nord è visitabile il lascito del marchese Giuseppe Roi, costituito dalla sua personale raccolta di dipinti, disegni e incisioni in un suggestivo allestimento di casa-museo.
Il piano interrato, ha riportato alla luce le fondamenta delle antiche “casette Chiericati” risalenti al XIV e XV secolo, oltre alla roggia del Collo, ramo secondario del Bacchiglione coperto con volta a botte.
Gallerie di Palazzo Thiene
Commissionato dai fratelli Thiene, membri di una delle più potenti famiglie vicentine e personaggi sofisticati, in contatto con il fior fiore della cultura italiana. Le ambizioni edilizie dei Thiene riguardano un intero isolato del centro storico, con un affaccio sul corso Palladio, e coinvolgono in un primo momento uno degli architetti più in vista dell’epoca, Giulio Romano (1492-1546), attivo soprattutto presso la raffinata corte mantovana dei Gonzaga, ma presente a Vicenza nel 1542 peruna consulenza sulla sistemazione della Basilica e verosimilmente per la consegna del progetto di massima di Palazzo Thiene. Alla precoce morte
del Romano, nella progettazione esecutiva e nella realizzazione del palazzo subentra il Palladio, architetto emergente, ormai di cultura adeguata alla committenza.
L’edificio presenta perciò caratteri dell’uno e dell’altro architetto: tipica del Romano è, per esempio, l’impostazione dell’atrio a quattro colonne e della parte inferiore della facciata, mentre chiaramente palladiani sono le trabeazioni e i capitelli del piano nobile. Quanto detto riguarda l’unica parte realizzata del complesso, che si affaccia su una delle laterali del corso, contrà San Gaetano: la morte di uno dei committenti e altre vicissitudini, infatti, smorzano l’impulso nel realizzare un’opera che avrebbe senz’altro suscitato scalpore e invidie per la sua inusitata ampiezza.
A Palazzo Thiene, esempio mirabilmente conservato di arte rinascimentale e rappresentative della più alta tradizione artistica e architettonica del Veneto, si potranno visitare le sale al piano terra e al piano nobile con l’esposizione della quadreria, delle ceramiche della manifattura Antonibon e delle collezioni dei piatti popolari veneti dell’Ottocento e le sale del sottotetto con le sculture di Arturo Martini.
Tornato nel 2021 di proprietà del Comune di Vicenza dal 15 gennaio 2022 entra a far parte dei circuito museale cittadino.
Tempio di Santa CoronaContrà S. Corona Tel. 0444 222811 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museicivicivicenza.it
Ingresso a pagamento.
Fondata nel 1270 e fulcro di un complesso monastico domenicano, merita certamente una visita approfondita.
La chiesa a croce latina nasce per conservare la reliquia della Santa Spina donata nel 1259 da Luigi IX re di Francia al vescovo Bartolomeo da Breganze e che viene esposta al pubblico il venerdì Santo. In questa chiesa fu sepolto Andrea Palladio nel 1580. A metà del 1800 le spoglie furono traslate nel Famedio del cimitero maggiore dove riposano gli “illustri vicentini”.
Caratteristica è la facciata con andamento a capanna, che riprende il motivo padano “a vento“. L’interno, austero, luminoso e solenne, è a tre navate, con presbiterio progettato nel 1480 da Lorenzo da Bologna. Dalla porta laterale destra della cripta si accede alla cappella Valmarana, ideata dal Palladio nel 1576. Notevolissimo il patrimonio artistico, con alcune opere di grande spicco: nella terza cappella di destra, “Adorazione dei Magi”, dipinta da Paolo Veronese nel 1573; nella cappella in fondo alla navata di destra, “I Santi Pietro e Paolo e Pio V adorano Maria”, capolavoro giovanile del veneziano Giovanni Battista Pittoni
(1723); la Cappella del Rosario e ancora, al quinto altare della navata sinistra, lo splendido “Battesimo di Gesù", capolavoro della maturità del veneziano Giovanni Bellini” (1427-1516).
Il grandioso complesso dell’altare principale è impreziosito, in ogni superficie, da intarsi policromi di marmi pregiati, lapislazzuli, coralli, corniole e madreperle.
Allontanati i Domenicani in seguito alle soppressioni napoleoniche nel 1810 è passata in proprietà al Comune di Vicenza. Il convento adiacente è adibito oggi a Museo Naturalistico Archeologico.
La chiesa è dotata di una guida digitale gratuita in italiano e inglese, accessibile attraverso smartphone e tablet.
Il Museo del Gioiello
Basilica Palladiana, Piazza dei Signori 44Tel. +39 0444 320799 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museodelgioiello.it
Il primo in Europa e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente all’arte orafa e gioielliera, il Museo del Gioiello, spazio museale permanente è un progetto di Fiera di Vicenza realizzato in partnership con il Comune di Vicenza. Il Museo offre un’originale esperienza estetica e conoscitiva sul gioiello, valorizzando un oggetto antichissimo e profondamente radicato nella cultura umana. Curato e diretto da Alba Cappellieri, Professore di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e principale studiosa del gioiello in Italia, si sviluppa in un percorso scientifico e didattico articolato su due livelli. L’allestimento innovativo, progettato dalla designer internazionale Patricia Urquiola, e la convivenza con la Basilica Palladiana donano al Museo un’alta valenza artistica. La scelta curatoriale di forte impatto si propone di restituire la complessità semantica del gioiello con punti di vista molto eterogenei, introducendo il visitatore alla conoscenza di valori e contenuti articolati e, al contempo, di Vicenza come autorevole polo culturale del gioiello. Sono disponibili le audioguide.
Museo Naturalistico Archeologico
Contra' S. Corona, 4 Tel. 0444 222815 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museicivicivicenza.it
Il Museo Naturalistico-Archeologico, allestito dal 1991 nel complesso dei chiostri di Santa Corona, è suddiviso in due sezioni: Naturalistica e Archeologica. La prima illustra soprattutto gli aspetti naturalistici dei colli Berici, mentre la seconda raccoglie le più significative evidenze archeologiche di Vicenza città e della sua provincia.
Museo del Risorgimento e della Resistenza - Villa Guiccioli
Viale X Giugno, 115 Tel. 0444 222820Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museicivicivicenza.it
Il Museo ha sede a Villa Guiccioli, sul colle di Ambellicopoli dove si svolse l’eroica resistenza del 1848 che vide la popolazione vicentina impegnata per la difesa della città. Raccoglie le memorie delle vicende storiche che vanno dalla prima campagna d’Italia di Napoleone nel 1796 alla fine della Seconda Guerra Mondiale, alla lotta di liberazione (1945). Si tratta di un secolo e mezzo di storia che ha trasformato più volte il volto politico, sociale, economico e morale d’Italia e d’Europa.
Palladio Museum
Contrà Porti, 11 Tel. 0444 323014 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.palladiomuseum.org
Il Palladio Museum ospitato in una delle più belle dimore urbane palladiane, accompagna i visitatori in un viaggio emozionale nella vita di Andrea Palladio e del suo tempo, alla scoperta dei capolavori palladiani nel territorio veneto.
Molto caratteristico è il colpo d’occhio in entrata, con una serie di serliane suggerite sia dall’esigenza di sostenere il salone soprastante con delle crociere sia di compensare la divergenza dei muri esistenti con impalcati piani. La facciata, su nove campate, vede la successione dell’ordine ionico su bugnato gentile del piano terra e dell’ordine corinzio riccamente festonato del piano nobile, soluzione che maschera al meglio l’eterogeneità dell’impianto preesistente.
Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari
Contrà S.Corona, 25 - Numero Verde 800.167619 E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.gallerieditalia.com
Questo importante palazzo barocco sorge nella parte terminale di contrà Santa Corona. Commissionato nel 1623 da una famiglia di ricchi commercianti di lana e seta, rivela interni di notevole suggestione, come la scenografica Loggia d’Ercole e l’affrescata Galleria delle Verità. Acquistata nel 1908 dall’allora Banca Cattolica del Veneto, è oggi proprietà di Intesa San Paolo.
Il palazzo accoglie nelle gallerie del piano nobile alcune delle più rilevanti collezioni d’arte dell’istituto. Ben nota è la raccolta di pittura veneta del Settecento, nella quale spiccano 14 tele del Longhi di soggetti ben rappresentativi della società veneziana. Di eccezionale interesse, nel piano più alto, la collezione di icone russe, unica nel suo genere a livello nazionale e tra le prime in Occidente per ampiezza cronologica e tematica, probabilmente la più importante al di fuori della Russia.
Museo Diocesano – Diocesi di VicenzaPiazza Duomo, 12 Tel. 0444 226400 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museodiocesanovicenza.it
Ospitato nella sobrio palazzo di ispirazione palladiana del primo Ottocento, ricostruito dopo le distruzioni della Seconda Guerra Mondiale in modo fedele all’originale. Da notare sono i dettagli stilistici mutuati dal Palladio (semicolonne intersecate a segnare l’avanzamento del corpo centrale rispetto a quelli laterali) e dallo Scamozzi (accostamento, alle estremità, di semicolonna e pilastro angolare).
Il Museo Diocesano presenta la storia della chiesa vicentina in 11 sale: le prime sono dedicate a reperti archeologici paleocristiani d’età romana, venuti alla luce in particolare nella Basilica dei Santi Felice e Fortunato; le sale successive riguardano oggetti e paramenti sacri provenienti dalla Cattedrale; quattro sale compendiano poi l’arte sacra dal Quattrocento al Settecento; chiudono la sezione relativa all’oreficeria, ambientata nella quattrocentesca Loggia Zeno, e la Sala dei Vescovi di Vicenza. Nei sotterranei, l’area archeologica con resti di una torre altomedievale e l'originale sezione dedicata ad una raccolta etnografica donata da Mons. Pietro Nonis, Vescovo emerito della Diocesi vicentina.
Monte Berico: il Santuario ed il Piazzale della Vittoria
Viale X Giugno, 87 Tel. 0444 559411 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.monteberico.it
La Basilica di Monte Berico, uno dei maggiori centri di devozione mariana d’Italia, nonché complesso monumentale eccezionale per architettura e corredo artistico. Di fronte al Santuario si apre il piazzale della Vittoria, voluto nel 1924 per commemorare i caduti della Prima Guerra Mondiale: lungo 110 metri, largo in media 60, è bordato da una balaustra in pietra che riporta l’indicazione degli elementi di spicco dell’eccezionale panorama, a partire dalle vette dell’arco montuoso che furono teatro della Grande Guerra.
Il Santuario domina la città dal primo risalto dei colli Berici e sorge sul luogo dove la Madonna sarebbe apparsa a una popolana, Vincenza Pasini nel 1426 e nel 1428, assicurandole la fine della pestilenza se fosse stata innalzata una chiesa in suo onore. Entrando l’attenzione è calamitata dalla venerata statua della Madonna della Misericordia, opera di Nicolò da Venezia del 1430, all’altare della chiesa più antica.
Tra le opere pittoriche spicca una Pietà con San Giuseppe, San Giovanni e la Maddalena, del 1500, capolavoro di Bartolomeo Montagna. Nel refettorio dell’antico monastero, la spettacolare Cena di San Gregorio Magno, grande tela dipinta da Paolo Veronese nel 1572, tagliata in 32 pezzi dagli austriaci nel 1848. Venne restaurata a Vienna a loro spese e ricollocata qui nel 1858, dove è tutt'ora visibile a pellegrini e visitatori durante gli orari di apertura del santuario. Il Museo d'arte sacra ospita una delle più importanti collezioni italiane di opere ex-voto.
Criptoportico Romano e Area archeologica della Cattedrale
Piazza Duomo, 6 Tel. 347/9426020 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.museodiocesanovicenza.it
Sul lato meridionale di Piazza Duomo un basso edificio dà accesso al Criptoportico Romano, notevole testimonianza archeologica delle origini della città.
Nell’antica Roma i criptoportici erano gallerie o passaggi coperti aventi la funzione di perimetrare un edificio pubblico o religioso, di collegamento tra parti di un complesso architettonico o di deposito di armi o derrate alimentari. Il criptoportico che è venuto alla luce lungo il lato meridionale di piazza del Duomo presenta una struttura con tre bracci disposti a «U», voltata a botte e dotata di una serie di finestrelle strombate rivolte verso l’interno. Vari elementi, tra cui la finezza degli intonaci in marmorino, hanno fatto nascere l’ipotesi di un portico annesso a una casa signorile del I secolo avanti Cristo, affacciata alla valle del Retrone. I reperti ritrovati in loco sono conservati nella sezione archeologica del Museo di Santa Corona.
Da fine 2014 è aperta al pubblico un’Area Archeologica di circa 750 mq sottostante la Cattedrale. Lo spazio documenta edifici di culto dall’epoca paleocristiana a quella romanica.Oltre a ciò, è attestata la presenza di costruzioni pertinenti l’edilizia privata della città romana con tracce di una grande domus che si inserisce nel contesto del quartiere residenziale di Vicetia romana di cui faceva parte anche la “famosa” domus del criptoportico.
Uno spazio di grande suggestione, denso di storia e di storie tutte da scoprire
Torrione di Porta Castello - Fondazione Coppola
Corso Palladio, 1 - Tel. 0444 043272 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.fondazionecoppola.org
INGRESSO GRATUITO PER I POSSESSORI DELLA VICENZA CARD
Il Torrione di Porta Castello (XII sec.), fortificazione medievale e monumento-simbolo berico (ritratta da Bellini nella Pietà Martinengo), è rimasto per secoli inaccessibile al pubblico. Oggi è sede della Fondazione Coppola che, ristrutturandolo, ne ha ricavato un luogo espositivo dedicato all’arte contemporanea. Dai quasi 40 metri di altezza dell’ultimo livello si domina Vicenza con una vista mozzafiato a 360°.
Duomo (S. Maria Annunciata)
Piazza Duomo Tel. 0444 325007
Chiesa con oltre 1500 anni di storia, fu eretta a partire dal 1430 nelle forme gotiche che tuttora conserva. Caratteristica la facciata, del 1467, a marmi policromi e arcate cieche, attribuita a Domenico da Venezia. L’interno è a una navata, con cappelle laterali e alto presbiterio. L’abside è aggiunta rinascimentale di Lorenzo da Bologna. Interventi documentati di Andrea Palladio riguardano la cupola (1558-66) e il portale (1563) sull’attuale contrà Lampertico, ma si fa il nome dell’architetto anche per il Sepolcro Da Schio (1538) nella quinta cappella a sinistra.
Nel corredo decorativo spiccano: 3a cappella destra, Adorazione dei Magi di Francesco Maffei (1605-60); 5a cappella destra, Dormitio Virginis, polittico datato 1536 di Lorenzo Veneziano (not. 1350-72); nel coro, prezioso altare marmoreo del 1541, attorniato dalle 12 grandi tele seicentesche del cosiddetto Paramento Civran; 5a cappella sinistra, Madonna incoronata, pala
scultorea di Antonino da Venezia (not. 1429-58); 4a cappella sinistra, La Vergine con il Bambino tra le sante Maddalena e Lucia, di Bartolomeo Montagna (1450-1523).
Tempio di San Lorenzo
Piazza S. Lorenzo, 4 Tel. 0444 321960
Notevole esempio d’architettura gotica, la chiesa di San Lorenzo risale al 1280 e ha tipica fisionomia gotica. La facciata a capanna ha il punto focale nel bellissimo portale ad arco acuto, caratterizzato da forte strombatura e da una ricca decorazione scolpita; nella lunetta, “Madonna col Bambino, san Francesco e san Lorenzo” che presenta il committente, opera del veneziano Andriolo de’ Santi (1344). Ai lati, i sepolcri di quattro illustri personaggi, protetti da baldacchini archiacuti. L’interno, a tre navate, di severa fisionomia gotica, è stato arricchito nei secoli da molteplici interventi. In controfacciata, navata destra, “Madonna col Bambino tra i santi Sebastiano e Antonio Abate”, notevole altorilievo in pietra del 1475-80; sulla parete di fondo del transetto destro, lo spettacolare altare Pojana, del 1474, che riunisce elementi di varia provenienza; sulla parete destra della cappella maggiore, due tele di Francesco Pittoni, “Presentazione di Maria al Tempio e Congedo di Cristo dalla Madre”, eseguite intorno alla metà del Seicento; sulla parete sinistra della cappella maggiore, il monumento di Leonardo da Porto, del 1564, impostato a tempio, per il quale s’è fatto il nome del Palladio, e il monumento a Iseppo da Porto, del 1572, con l’urna vegliata da due figure di guerrieri; nella cappella a sinistra del presbiterio, arca di Bartolomeo da Porto, del primo Quattrocento, con l’urna e la figura del defunto protetta da un baldacchino. Adiacente alla chiesa è il suggestivo chiostro del tardo Quattrocento.
Chiesa di S. Croce in S. Giacomo Maggiore dei Carmini
Corso Fogazzaro, 254 Tel. 0444 321345 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Oltre l’incrocio con la linea delle antiche mura corso Fogazzaro conserva lunghi tratti di portici e offre scorci della città quale essa era nei secoli passati. La Chiesa dei Carmini, di stile gotico, caratteristica per il rivestimento in marmo bianco e rosa, risale al 1375 circa. Di primo piano, il corredo decorativo, a partire dal gruppo marmoreo nella lunetta del portale laterale, Madonna col Bambino tra sant’Alberto e san Paolo, del tedesco Giovanni Battista Krone (sec. XVI-XVII). All’interno, pregevoli bassorilievi decorativi del tardo Quattrocento, e alcuni dipinti di spicco: al primo altare sinistro, “Madonna in trono tra i santi Sebastiano e Rocco”, opera del 1535 circa, di Benedetto Montagna; al secondo altare sinistro, “Trasporto di Cristo morto”, di Jacopo (1510-92) e Francesco Bassano (1540-92); al terzo altare destro, “Padre Eterno e Cristo morto”, di Paolo Veronese (1528-88).
Parco Querini
Viale Rumor – Contrà Chioare - Viale Rodolfi
Tel. 0444 222148 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il principale parco cittadino si estende nel settore nord-orientale del centro storico, disegnato per due lati dalle sponde del Bacchiglione e dal suo affluente Astichello, appena a valle di ponte Pusterla, e per il terzo lato dalla linea delle mura veneziane, lungo l’odierno viale Rodolfi. Il parco prende nome da Palazzo Querini, che prospetta su contrà San Marco e dal quale parte un viale rettilineo che, varcato l’Astichello, si prolunga nel verde accompagnato da statue e sculture di scuola settecentesca.
La passeggiata ha come punto d’arrivo il laghetto, al centro del un’isoletta circolare suggellata da un tempietto ionico, graziosa architettura neoclassica del 1820. Parte del giardino è stato sistemato nell’Ottocento secondo il gusto romantico.
Palazzo Valmarana Braga
Corso A. Fogazzaro,16 Tel./ fax 0444 514397, cell. 347 7204658 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.palazzovalmaranabraga.it
Palazzo Valmarana si trova, in corso Fogazzaro, a pochi passi dall’incrocio con corso Palladio, la strada principale del centro storico.
È la prima presenza monumentale di spicco e si trova al civico n. 16. Opera di Andrea Palladio del 1565: caratteristica per il ricorso a un ordine architettonico
gigante su sei campate, con un effetto d’intenso chiaroscuro studiato per dare risalto visivo alla costruzione nonostante l’angolo visuale ristretto.
Nell’edificio antistante (civico n. 15) una lapide e un medaglione segnalano la casa natale dell’umanista Giangiorgio Trissino, che tanta parte ebbe negli esordi del Palladio. Committente del palazzo nel 1565 è una delle famiglie più in vista della città, i Valmarana, sostenitori delle sorti del Palladio fin dai suoi esordi.
Reduce dalla progettazione delle sue prime chiese veneziane, l’architetto applica a questo edificio un ordine architettonico gigante, che lo percorre per tutta l’altezza: sei paraste composite su un alto basamento bugnato, all’interno delle quali colloca un ordine minore corinzio che incornicia le aperture e i riquadri decorativi. Il risultato è un intenso chiaroscuro che si rivela molto efficace nella ristretta visione prospettica. Da notare, una finezza: le due figure di soldato romano, con le insegne dei Valmarana, che l’architetto pone ai vertici alti della facciata a sorvegliare idealmente il palazzo. Palazzo aperto alle visite su prenotazione.
Villa La Rotonda
Via della Rotonda, 45 Tel. +39 333 6409237, +39 351 7922118 (Whatsapp),tel. +39 0444 321793 (in orario di apertura)Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.villalarotonda.it Progettata dal Palladio nel 1566 La villa appare non casualmente al culmine di un poggio, in un tratto di campagna che spazia dalle rive del Bacchiglione ai Colli Berici. L’immagine è quella di una villa-tempio, dal volume pressoché cubico, sul quale s’innestano facciate a pronao con maestosi colonnati ionici e timpani triangolari, sovrastato da una cupola in origine ispirata al Pantheon romano. Evidente è la valenza simbolica della costruzione, combinazione di volumi perfetti, cubo e sfera, con gli spigoli orientati verso i punti cardinali, secondo una concezione platonica d’ordine universale. Gli edifici rustici non solo sono distaccati dalla villa, ma anche nascosti alla vista, nella parte posteriore della collina. Da questo punto di vista è significativo il fatto che ne “I Quattro Libri dell’Architettura” la Rotonda sia inserita nel volume dedicato ai palazzi, a testimonianza della sua natura di residenza suburbana più che di villa-fattoria. Visite guidate a date ed orari fissi.
Villa Valmarana “Ai Nani”Via dei Nani, 8 Tel. +39 0444 321803 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.villavalmarana.com
Villa Valmarana sorge sul colle del Bastian e deve il soprannome alle sculture di nani, in abiti settecenteschi, allineate sul muro di cinta: la leggenda vuole che siano stati i custodi di un’infelice fanciulla.
Il complesso, di costruzione sei-settecentesca, è costituito da tre edifici distribuiti su un lotto di terreno allungato: il grande atrio colonnato, con annesse le scuderie; la foresteria, su un unico livello, con un salone attorniato da vari ambienti di soggiorno e la villa, preceduta da una scalinata, con tipico impianto a salone centrale passante e ambienti minori ai quattro angoli.
La notorietà di villa Valmarana ai Nani, di cui se ne consiglia la visita, è dovuta agli straordinari cicli affrescati dai Tiepolo: il padre Giambattista (1696-1770), cui si deve la decorazione della villa, a tema mitologico ed epico, e il figlio Giandomenico (1727-1804), autore della maggior parte dei dipinti della Foresteria, a soggetto vario, dalle scene carnevalesche a situazioni d’atmosfera orientale. Audioguide disponibili e visite guidate ogni domenica mattina.
.... e l'Oratorio di San Nicola, la Chiesa di Santo Stefano, Palazzo Cordellina...e numerosi altre siti..
INFORMAZIONI
Ufficio Informazioni Turistiche Vicenza – Piazza Matteotti, 12
tel. 0444 320854 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
IG @iatvicenza
Lungo le strade della Provincia di Vicenza, qualche volta invisibili all'affrettato viaggiatore, vi sono numerosi edifici che testimoniano i tempi passati in cui l'abitare e il trascorrere le ore in casa e in campagna procurava gioia intensa: LE VILLE VICENTINE.
Alcune di uno splendore incomparabile, altre di modesta fattura, alcune superbamente ricomposte nella loro originale bellezza, altre cadenti con i segni del tempo e del degrado, costituiscono l'originale diversità della Provincia di Vicenza.
Andrea Palladio ha lasciato il segno indubbiamente prestigioso di un'epoca irripetibile in cui la munificenza di alcune grandi famiglie si è incontrata con la capacità tecnica di umili artigiani il cui lavoro, accomunato al genio del grande architetto, ha consegnato all'ammirazione dei contemporanei e dei posteri uno dei più mirabili esempi di genialità umana.
Ma se Palladio costituisce l'unicum, decine e decine di architetti si sono succeduti negli anni accogliendone o sfidandone l'eredità, dallo Scamozzi, al Muttoni, dal Pizzocaro ad altri meno noti costituendo un insieme architettonico che fa della nostra provincia una interessante destinazione turistica.
DOWNLOAD
- Scarica il pdf VICENZA. LE VILLE...AND MUCH MORE- una piccola guida strutturata ad itinerari per la visita delle ville con l'abbinata di altre offerte turistiche del territorio vicentino.
|
|
LE VILLE A VICENZA
Per organizzare al meglio la tua visita, verifica gli orari prima di partire contattando direttamente le ville oppure l'ufficio turistico IAT di Vicenza.Villa Valmarana Capra " La Rotonda" Leggi la schedaVia della Rotonda, 45 (Vicenza)
Tel. 0444 321793 // 333 6409237, Fax 049 8791380
E-mail per informazioni generali: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. E-mail per prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Visite guidate su prenotazione tramite messaggio su WHATSAPP al 3270098536.
Villa Valmarana “Ai Nani”
Via dei Nani, 8 (Vicenza)
Tel. +39 0444 321803
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Villa Gazzotti Marcello Curti Leggi la schedaLoc. Bertesina Via S. Cristoforo, 23
Cell. 347 0810807
Mesi di apertura: tutto l’anno 8.30-11.30; 15-18 salvo appuntamento in orari diversi. Tutti i giorni.
Visibile dalla strada o accessibile su richiesta
Vicenza - Loc. Bertesina Via S. Cristoforo 73
Cell. 39 347 5232100
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Visite guidate su prenotazione
https://www.villaghislanzoni.it/visite_guidate
LE VILLE IN PROVINCIA
Per organizzare al meglio la tua visita, verifica gli orari prima di partire contattando direttamente le ville oppure uno degli uffici turistici della zona.
AGUGLIARO
VILLA SARACENO DELLE TROMBE BETTANIN (1550 SANMICHELI)
Indirizzo: AGUGLIARO - via Finale 10 - tel e fax: 0444 891084
VILLA SARACENO- THE LANDMARK TRUST (1565-70 - Arch. Palladio) Leggi la scheda
Indirizzo: AGUGLIARO - via Finale 8 -
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.landmarktrust.org.uk
ALBETTONE
VILLA ERIZZO SCHIAVINATO "CA' BRUSA'"
Indirizzo: ALBETTONE - Strada Lovolo 24/25 - tel. 339 8427996 - 0444 790596
ALTAVILLA VICENTINA
VILLA VALMARANA MOROSINI (1724 Arch. Muttoni)
Indirizzo: ALTAVILLA VIC.NA - via Marconi 103 - tel. 0444 333735 - fax 0444 333998
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.cuoa.it
ARCUGNANO
VILLA FRANCESCHINI CANERA DI SALASCO (1770 Arch. Scamozzi)
Indirizzo: ARCUGNANO - via Roma 4 - tel. 0444 270113
ARZIGNANO
VILLA MATTARELLO (1738)
Indirizzo: ARZIGNANO - Corso Mazzini 22 - tel. 0444 452723
VILLA BRUSAROSCO
Indirizzo: ARZIGNANO - Via IV novembre 39 - tel. 0444 476543
BARBARANO VICENTINO
VILLA SANGIANTOFETTI-RIGON (inizio 1600)Indirizzo: Via Crispi 2 - tel. 0444 795319 - fax 0444 385812
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.villarigon.it
BASSANO DEL GRAPPA
VILLA REZZONICO- BORELLA (inizio 1700 Attr. Arch. Massari e Longhena o Gaidon)
Indirizzo: BASSANO - via Ca' Rezzonico 64/72 -340 097 06 19 Sito web: www.villarezzonicoborella.com
Via Contrà Corte S.Eusebio, 15 - Località Sant'Eusebio
Tel.: 0424 503086 Email:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sito:
www.villaangarano.com
Si effettuano visite con degustazione guidate su appuntamento
BOLZANO VICENTINO
VILLA VALMARANA ZEN (1570 su disegno del Palladio) Leggi la scheda
Indirizzo: Loc. Lisiera - via Ponte 1 Non visitabile
BREGANZE
VILLA COLOMBARA PAGELLO-MONZA
Indirizzo: BREGANZE - via Fioravanzo
BRENDOLA
VILLA PIOVENE
Indirizzo: Piazza Marconi 1
tel. 0444 400727 - fax 0444 401099
e-mail: demografici@comune.brendola.it
sito web: www.comune.brendola.vi.it
BRESSANVIDO
VILLA MEZZALIRA (su edificio del 1400, aggiunte di fine 1700)
Indirizzo: BRESSANVIDO - via S. Benedetto 27 - tel. 0444 660974
CALDOGNO
VILLA CALDOGNO (1570 Arch. Palladio) Leggi la scheda
Indirizzo: CALDOGNO - via Zanella 3 - 371 3018121,
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. sito web:
www.villacaldogno.it -> Aperta al pubblico.
CAMPIGLIA DEI BERICI
VILLA REPETA BRESSAN (ricostruita su precedente opera di Palladio)
Indirizzo: Piazza Vecchia, 1 - tel. 0444 866032
CARTIGLIANO
VILLA MOROSINI CAPPELLO (Attr. Arch. Zamberlan)
Indirizzo: CARTIGLIANO - Piazza Concordia 1 - tel. 0424 592696 - 590234 - fax 0424 828309
sito web: www.comune.cartigliano.vi.it
CASTELGOMBERTO
VILLA PIOVENE DA PORTO DA SCHIO ( del 1700 Arch. Pizzoccaro)
Indirizzo: CASTELGOMBERTO - via Villa 117 - tel. 335 5624190
www.villadaschio.com,
VILLA TRISSINO BARBARAN (1700)
Indirizzo: CASTELGOMBERTO - via Villa, 26 - tel. 0445 424411- fax 0445 941577 (Comune) 0445 440200 (Pro loco)
sito internet: www.castelgomberto.vicenza.it
COSTABISSARA
VILLA SAN CARLO (1877 ristrutturata dal Calderari)
Indirizzo: COSTABISSARA Via San Carlo 1 - tel. 0444 971031 fax 0444 970933
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
CREAZZO
VILLA FADINELLI-SUPPIEJ (1790 Arch. V.Scamozzi)
Indirizzo: CREAZZO - Via Pozzetto 38 - tel. 0444 521014 / 0444 546824 - cell. 340 7980480
DUEVILLE
VILLA MONZA (1715 Arch. Muttoni)
Indirizzo: DUEVILLE - Piazza Monza 1 - tel. 0444 367211, fax 0444 367382 ( Ref. Segreteria)
sito web: www.comune.dueville.vi.it
VILLA DA PORTO CASAROTTO (1770 Arch. Calderari)
Indirizzo: DUEVILLE - Via Da Porto, 89 - tel. 0444 590709 - 348 6007291 - fax 0444 360821
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web: www.villadaportocasarotto.com
VILLA DA PORTO PEDROTTI (Del Conte)
Indirizzo: Via Da Porto, 7 - Loc. Vivaro - tel. 0444 659344
GRUMOLO DELLE ABBADESSE
VILLA CHIERICATI DA PORTO RIGO (seconda metà 1500 Arch. Groppino su disegno del Palladio) Leggi la scheda
Indirizzo: GRUMOLO - via Nazionale 1 (loc. Vancimuglio) - visitabile solo dall'esterno-
VILLA GODI PIOVENE PORTO GODI
Indirizzo: SARMEGO - via Piovene 4 - tel. e fax 0445 361520 - 348 7817645
Sito web: www.villagodipiovene.it"
VILLA CANAL
Indirizzo: GRUMOLO - Via Piave, 25 - cell. 338 8140998
Sito Web: www.villacanal.it
LONGARE
VILLA AEOLIA
Indirizzo: Piazza da Schio ,1 - Loc. Costozza
Attualmente chiusa
PARCO DI VILLA DA SCHIO
Indirizzo: COSTOZZA - Piazza Giovanni Da Schio 4 - tel e fax 0444 555099 cell. 340 485456
Sito web: www.costozza-villadaschio.it
VILLA TRENTO CARLI (Attr. Arch. Pizzoccaro)
Indirizzo: COSTOZZA - via B. Bixio 8 - tel. 0444 0444 555038
LONIGO
VILLA PISANI BONETTI (1544 Arch. Palladio) Leggi la scheda
Indirizzo: BAGNOLO di LONIGO - via Risaie 1 - tel. 0444 831104 - Fax 0444 835517
Sito web: www.villapisani.net http://www.labarchessadivillapisani.it/
VILLA PISANI FERRI "ROCCA PISANA" (1576 disegno di V. Scamozzi)
Indirizzo: LONIGO - via Rocca 1 - tel. 0444 831625 - www.laroccapisana.com
VILLA S. FERMO DEI RELIGIOSI PAVONIANI (1867)
Indirizzo: LONIGO - via S. Fermo, 17
tel. 0444 830067 - fax 0444 432042 sito web: www.villasanfermo.com
LUGO VICENTINO
VILLA GODI MALINVERNI (1540 Arch. Palladio) Leggi la scheda
Indirizzo: LONEDO - via Palladio 44 -tel. 0445860358 - 339 3429942
Sito web: www.villagodi.com
VILLA PIOVENE PORTO GODI (impronta palladiana) Leggi la scheda
Indirizzo: LONEDO - via Palladio 51 - tel. 0445 860613 - 347 7494424
MASON
VILLA ANGARAN CATTANEO "DELLE STELLE"
Indirizzo: Via Braglio, 36 - tel. 0424 411456 - 349 5259226
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
VILLA SAN BIAGIO AL MONASTERO
MONTECCHIO MAGGIORE
VILLA CORDELLINA LOMBARDI Leggi la scheda
Indirizzo: MONTECCHIO MAGGIORE - via Lovara, 36 - tel.0444/908214
Sito web: https://www.provincia.vicenza.it/villa-cordellina-lombardi
MONTECCHIO PRECALCINO
Via Venezia, 4
La villa è stata oggetto di un imponente restauro e da ottobre 2023 è aperta al pubblico. Info e prenotazioni online:
http://www.villafornicerato.it/
VILLA DA SCHIO CITAIndirizzo: MONTECCHIO P.INO - via S. Rocco, 19 - tel. 338 6050348 - Pro Loco
Sito web:
www.comune.montecchioprecalcino.vi.itMONTEGALDACASTELLO GRIMANI SORLINI (1176 trasformato in dimora patrizia tra '600 e '700) Indirizzo: MONTEGALDA - via Castello 21 - tel. 030 601031 - fax 030 601491
VILLA FOGAZZARO COLBACHINI - MUSEO VENETO DELLE CAMPANEIndirizzo: MONTEGALDA - via A. Fogazzaro, 3 - tel. 0444 737526 - fax 0444 735623
www.muvec.it
MONTEVIALE
VILLA LOSCHI ZILERI MOTTERLE (1734 Arch. Muttoni o Massari)
Indirizzo: BIRON - viale Zileri 4/6 - tel. 0444 964190 - fax 0444 964210 www.villazileri.com
MONTICELLO CONTE OTTO
VILLA VALMARANA BRESSAN (Arch. Andrea Palladio) Leggi la scheda
Indirizzo: VIGARDOLO - via Vigardoletto, 31 - tel 337 488693
http://www.villavalmaranabressan.it/
MONTORSO VICENTINO
VILLA DA PORTO BARBARAN - Via L. Da Porto, 9
Tel 0444 685402 ( Comune) - 0444 685969 (ufficio tecnico)
Fax 0444 484057
MOSSANOVILLA PIGAFETTA CAMERINI di Montruglio (fine 1600 Attr. Arch. Pizzoccaro)MONTRUGLIO Indirizzo: MOSSANO - via Montruglio 9 - tel. 0444 886838 fax. 0444 776138
Sito web:
www.villadimontruglio.it
NOVENTA VICENTINA
VILLA BARBARIGO
Indirizzo: NOVENTA Piazza IV Novembre 1- Sede municipale
tel. 0444 788511(centralino) - 0444 788520 (segreteria) - fax 0444 760156
Sito web: www.comune.noventa-vicentina.vi.it
VILLA MANIN CANTARELLA
Indirizzo: NOVENTA - Via Masotto, 60
VILLA POJANA PROSDOCIMI (1700) Indirizzo: NOVENTA via De Gasperi 3 - tel.fax 0444 887868
e-mail:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORGIANOVILLA FRACANZAN PIOVENE (1710 Arch. Muttoni)
Indirizzo: ORGIANO via S. Francesco 2 - telfax 0444 874589, telfax 02 72003658
Sito web:
www.villafracanzanpiovene.com POJANA MAGGIOREVILLA POJANA(1555 Arch. Palladio) Leggi la scheda
SAN GERMANO DEI BERICI
VILLA DOLFIN - MISTRORIGO
Indirizzo: Via Campolongo 5 - tel 0444 868034 - Ref. Luciano Mistrorigo
SANDRIGO
VILLA CHIERICATI MILAN (1623) - Indirizzo: ANCIGNANO via Soella, 7
tel.fax 0444 510627 - cell. 348 8107185 / 3402429137
Ref. Miriam Rizzi in Milan e Luigi Milan
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
VILLA SESSO SCHIAVO - Indirizzo: SANDRIGO via S. Lorenzo 5 - tel. 0444 659344,
www.villasessoschiavo.it
VILLA E ORATORIO SESSO BORDIGNON - Indirizzo: Via S. Gaetano 22
tel.fax. 0444 1460680 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SARCEDO
VILLA CAPRA BASSANI(seconda metà del 1700 Capra) -
SAREGO
BARCHESSE DI VILLA TRISSINO Leggi la scheda
Via Giovanni Sabbadini, 4 - Meledo di Sarego (VI)
www.villatrissino.com
VILLA DA PORTO "LA FAVORITA" (1715 su disegno del Muttoni) -
Indirizzo: Loc. Monticello di Fara Via Strada della Favorita
cell. 335 7685710
VILLA SALE S. DAMIANO CURTI (fine 1500)
Indirizzo: SOVIZZO -via Roma 64 - cell. 347 3657180
Sito web:
www.villacurti.it
THIENE
VILLA CA' BEREGANE
Indirizzo: via Cà Beregane 1- tel. 348 3019581 fax 0445 380944
CASTELLO PORTO COLLEONI THIENEIndirizzo: THIENE Corso Garibaldi, 2 - tel - fax 0445 366015
Sito web:
www.castellodithiene.com
TRISSINOVILLA E PARCO TRISSINO MARZOTTO (Arch. Muttoni, Dal Pozzo, Calderari)
VELO D' ASTICO
VILLA MONTANINA Indirizzo: via montanina 1 - tel. 0445 712140 ( biblioteca) - 0445 740320 / 740898 (comune) 0445 740355 (Montanina) fax 0445 741818 (biblioteca) - 0445 740355 (Montanina)
Sito web: www.comune.velodastico.vi.it
VILLA VELO - LAMPERTICO - VALMARANA ora CISCATO
Indirizzo: Via C. Venini Loc. Seghe di Velo D'Astico
tel. 0445 712140 ( biblioteca) - 0445 740320 / 740898 (comune) 0445 740355 (Montanina) fax 0445 741818 (biblioteca) - 0445 740355 (Montanina)
Sito web: www.comune.velodastico.vi.it
VALDAGNO
VILLA VALLE MARZOTTO (fine 1600 Attr. Arch. Frigimelica Roberti)
Indirizzo: VALDAGNO viale Regina Margherita 1 - tel. 0445 401887 fax 0445 409724
Sito web: www.comune.valdagno.vi.it
VILLAVERLA
VILLA GHELLINI (1664 Arch. Pizzoccaro)
Indirizzo: VILLAVERLA via S. Antonio 6 - tel. 0445 856073 (Pro Loco) - fax 0445 357112
VILLA VERLATO (Arch. V.Scamozzi)
Indirizzo: VILLAVERLA Piazza del Popolo 1 - tel. 348 3519260 - fax. 0444 570204
ZUGLIANO
VILLA GIUSTI DEL GIARDINO-SUMAN (1600)
Indirizzo: ZUGLIANO via Villa 16 - tel. 0445 330115 - fax 0445 330029
Sito web: www.villagiusti.it
Grazie all'ingegno di Andrea Palladio, Vicenza e le ville hanno avuto un riconoscimento universale, consacrato nei tempi moderni con l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Ma questa città scenografica ha molto altro da offrire come la Vicenza romana, la Vicenza gotica, il patrimonio artistico-architettonico religioso e della tradizione cristiana, i numerosi musei e i grandi personaggi che hanno caratterizzato la sua storia da Vincenzo Scamozzi ai Tiepolo, da Giangiorgio Trissino ad Antonio Pigafetta, a Goffredo Parise, a Guido Piovene e tanti altri scrittori e artisti.
A metà anni Novanta l'UNESCO, l'Agenzia dell'ONU per le Scienze e la Cultura, ha inserito Vicenza e le Ville di Palladio nella Lista del Patrimonio Mondiale con la seguente motivazione:
- Vicenza è una realizzazione artistica eccezionale in considerazione dei numerosi contributi architettonici di andrea palladio integrati in un tessuto storico al quale conferiscono il suo carattere d'insieme
- per la sua architettura, la citta' ha esercitato una forte influenza sul l'architettura e le regole d'urbanesimo nella maggioranza dei paesi europei e nel mondo intero
e quindi in conformità dei criteri di valutazione previsti dalla Convenzione:
i) il bene deve essere la rappresentazione del capolavoro di un genio creatore
ii) il bene deve testimoniare un'influenza considerevole in un determinato periodo storico o culturale sullo sviluppo architettonico dei monumenti o del contesto urbanistico o del paesaggio
La pagina ufficiale sul sito Unesco
..ma qual è il percorso migliore per vedere le opere palladiane in città? Una semplice passeggiata adatta a tutti, partendo dallo IAT Vicenza, l' ufficio turistico di Piazza Matteotti, che si trova proprio accanto all'ingresso del Teatro Olimpico.
L'ITINERARIO PALLADIANO IN CENTRO STORICO
Scarica il Depliant dell'itinerario PDF
oppure passeggia ASCOLTANDO L'AUDIOGUIDA Soundtouring
Il percorso è disponibile anche su OutdoorActive
... LE VILLE DI ANDREA PALLADIO NEL VICENTINO
-
VILLA CAPRA VALMARANA detta "LA ROTONDA"
-
VILLA GAZZOTTI GRIMANI CURTI
-
VILLA THIENE
- VILLA VALMARANA SCAGNOLARI ZEN
-
VILLA VALMARANA BRESSAN
-
VILLA CALDOGNO
-
VILLA TRISSINO TRETTENERO
-
VILLA CHIERICATI DA PORTO RIGO
-
VILLA SARACENO THE LANDMARK TRUST
-
VILLA POJANA
-
VILLA PISANI BONETTI
-
VILLA TRISSINO
-
VILLA FORNI CERATO
-
VILLA PORTO THIENE
-
VILLA GODI MALINVERNI
-
VILLA PIOVENE PORTO GODI
-
VILLA ANGARANO BIANCHI MICHIEL
Le ville tiepolesche nel Vicentino
Con la definizione ville tiepolesche si vuole intendere quelle dimore, in particolare del territorio vicentino, ove il grande pittore ha lavorato in stretto rapporto con l'architetto a VILLA ZILERI del Biron di Monteviale, a VILLA CORDELLINA di Montecchio Maggiore, oppure e' riuscito addirittura a piegare alla sua volontà , come a VILLA VALMARANA AI NANI di Vicenza, una modesta architettura creata anni prima del suo intervento.
Questo non accade, infatti, in altri prestigiosi monumenti dove Giambattista Tiepolo arriva a lavori architettonici ultimati, solo per decorare il soffitto del salone principale, come per esempio a Villa Pisani di Stra o come nel palazzo reale di Madrid.
Nel vicentino, dunque, nel caso delle 3 ville citate, prima di ricordare il nome dell'architetto, si cita quello dell'affrescatore: GIOVANBATTISTA TIEPOLO (nato a Venezia nel 1696 e morto a Madrid nel 1770).
Non e', altresì inopportuno esaminare la genesi della villa tiepolesca, che affonda le sue origini nella grande lezione palladiana per divergerne nei risultati, che corrispondono esattamente alle divergenze tra il secolo del Rinascimento trionfante e il secolo dei Lumi.
Palladio ne I Quattro Libri dell'Architettura nomina sempre i decoratori delle sue ville ma, anche se non detto mai esplicitamente, tra le righe vibra la consapevolezza che la trama razionale e matematica della sua architettura regge benissimo anche senza l'intervento di validi pennelli. In una sola occasione questo sembra non verificarsi: a Villa Barbaro Maser, il connubio Palladio-Veronese sembra procedere alla pari.
La Villa, ad eccezione della Rotonda, aveva, secondo Palladio, uno scopo molto preciso: assolvere tutte le funzioni di un'azienda agricola redditizia. Nell'eta' del Tiepolo, il signore che va in villa ha un'altra cultura e un altro reddito. Pretende dalla vita comodita' strane forse ai tempi del Palladio dove l'uomo, seppur con l'orgoglio di una cultura umanistica, viveva nel timore di due sventure: la peste e la carestia.
Nel Settecento, il tempo del Tiepolo, l'uomo, debellate peste e carestia, comprende che dalla campagna non bisogna aspettarsi che una rendita mediocre. Il possesso dei campi si aggiunge al reddito procurato da una professione di alto prestigio. La villa da' tono, da' prestigio, permette liberta' ed ospitalita' che in citta' non sono concesse.
Tramontata, dunque, la filosofia della sancta agricoltura e della cultura classica, la villa viene utilizzata per altri scopi.
Tiepolo recepisce il clima culturale del suo tempo e con l'aiuto dell'architetto Massari e degli scultori Antonio e Francesco Bonazza si appresta a creare la villa che il signore esige: quando può rende omaggio al Palladio, ma con tutto il distacco di un uomo del Settecento.
Liberatosi dell'aulico frontone, del pronao colonnato e del portego che taglia da una facciata all'altra il piano nobile della villa, crea deliziose salette che servono per diverse ed amene esigenze.
SE GLI AFFRESCATORI DELLE VILLE DI PALLADIO CERCAVANO UNA TEOLOGIA DELLA STORIA, TIEPOLO SEMPLICEMENTE ILLUSTRA UNA FILOSOFIA DELLA STORIA.....
(estratto da "Le ville Tiepolesche" di Remo Schiavo)
Per visitare le ville tiepolesche
Villa Valmarana ai nani
Vicenza - 2 km dal centro storico in direzione ss 247 Riviera Berica
Via dei Nani - tel. 0444 321803 www.villavalmarana.com
Villa Cordellina Lombardi
Montecchio Maggiore - 11 km. da Vicenza s.s. 11 direzione Verona
Via Lovara, 36 - tel. 0444 696085 https://www.provincia.vicenza.it/villa-cordellina-lombardi
Villa Loschi Zileri Motterle
Monteviale - localita' Biron - 4 Km dal centro storico
Via Zileri, 1 - tel. 0444 964190 https://www.villazileri.com/
Tiepolo: il museo diffuso
CHIESA DI S.STEFANO - Vicenza centro storico
L'altare maggiore della chiesa presenta come decorazione del tabernacolo, tre tavole di Giandomenico Tiepolo. I dipinti sono riferibili agli anni 1758/60. Le immagini raffigurano, a monocromo dorato, "San Pietro", "San Giovanni Battista" e "La Resurrezione". Le prime due opere sono d'invenzione di Giandomenico, mentre la terza ed in particolare l'impostazione dell'immagine dei soldati, che vengono colpiti dalla luce divina, sono frutto della mente del Maestro.
CHIESA DEI SS. VITO, MODESTO e CRESCENZIA - Noventa Vicentina
All'interno della chiesa settecentesca di Noventa Vicentina e' conservata, in un altare laterale, la pala dedicata ai "Santi Rocco e Sebastiano". La datazione di questo olio su tela e' riferibile agli anni 1758/60. La vecchia paralitica si contrappone col suo realismo alle figure dei santi: Sebastiano, legato all'albero, ferito, guarda l'inferma e Rocco, in piedi, volge lo sguardo verso l'alto, verso il Divino.
CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA - Rampazzo (Camisano Vicentino)
L'opera rappresenta "l'Apoteosi di San Gaetano Thiene", e' contemporanea agli affreschi della Valmarana (1757) e venne commissionata dalla famiglia Thiene.
La piccola chiesa presente nel dipinto vuole ricoradre la costruzione della parrocchiale voluta dallo stesso santo. San Gaetano sta raggiungendo l'Altissimo sollevato da nuvole. Come sottolinea Remo Schiavo, l'artista privilegia i colori "tenui, leggeri, rosati, come negli affreschi di villa Valmarana puntualmente richiamata dalle seriche stoffe e dai morbidi putti".
MUSEO CIVICO di PALAZZO CHIERICATI - Vicenza centro storico
Le opere tiepolesche conservate nel Museo Civico di Palazzo Chiericati sono tre: "L'immacolata", "La Verità svelata al Tempo" di Giambattista e "La Decollazione del Battista", “Enea e Anchise” e “Testa di Mercante” di Giandomenico.
"L'Immacolata concezione" proviene dalla splendida chiesa dell'Araceli. La pala era collocata nell'altare del Crocifisso fino all'acquisto da parte del conte Barbieri, avvenuto nel 1830. L'opera, datata attorno al 1735, ha nella veste argentea e nel mantello azzurro i suoi momenti più alti. Le tonalità cromatiche variano: da un azzurro chiarissimo si passa ad un blu. Il manto rosso dagli angeli, alla destra della vergine, diviene giallo.
"La Verità svelata dal Tempo'" è stato rinvenuto nel Palazzo Cordellina, in Contrà Riale, anche se si ipotizza provenisse dalla residenza dei Cordellina di Montecchio Maggiore, in quanto è contemporaneo agli altri affreschi presenti in villa (1743-44). Remo Schiavo sostiene che questo dipinto fu posto sul soffitto del pronao, ipotesi che viene però smentita da Fasolo e Puppi per la mancanza di ambienti atti ad accogliere il dipinto in villa. L’effettivo luogo di provenienza rimane tutt’ora non confermato. Il dipinto ha come punto focale la figura femminile nuda e che, come ricorda Andreina Ballarin, "fa quasi scomparire le zone un po' macabre di questa "morale" illuministica e cioè le carni "antiche" del vecchio Tempo, la falce, la clessidra, il naufragio dell'eroe".
"La Decollazione di san Giovanni Battista", fino al 1910 attribuita al padre, è in realtà realizzato dal figlio Giandomenico. Il volto del santo è il centro emotivo della vicenda: una luce divina lo illumina. La figura del Battista si contrappone a quella del carnefice e l'oscurità del luogo moltiplica l'emozione.
“Enea e Anchise”, anche in questo caso era successa la medesima confusione di paternità dell’opera, che venne riconosciuta successivamente a Giandomenico da Giuseppe Fiocco, nel 1953. Il dipinto del Museo civico di Vicenza ripropone la sezione all’estrema sinistra di un bozzetto conservato ad Helsinki ed intitolato “I greci assaltano Troia in fiamme”: il personaggio di Enea, stringendo i Penati nella sinistra, si è caricato sulle spalle il vecchio Anchise e conduce con sé il piccolo Ascanio, riconoscibile nella parte inferiore della composizione.
“Testa di Mercante” rientra nel genere delle teste di fantasia, appartenente ad una serie di tele di analogo soggetto e simili dimensioni prodotte dalla bottega dei Tiepolo e normalmente attribuite (anche se non con assoluta certezza) a Giambattista. Sul piano stilistico, la fisionomia furbesca e molto plebea del personaggio, nonché la vivacità nello sguardo scaltro e pungente, indirizzano plausibilmente verso il linguaggio artistico adottato da Giandomenico, lontano dal tono più aulico che caratterizzavano le opere paterne.
Fonte: Catalogo scientifico del Museo Civico di Palazzo Chiericati
MUSEO CIVICO - Bassano del Grappa
Il Museo Civico di Bassano conserva una delle maggiori raccolte di disegni di artisti veneti, in particolare il "corpus di disegni Riva" contiene opere dei maggiori autori ed in particolare di Giambattista e suo figlio Giandomenico. Inoltre la pinacoteca ospita un dipinto datato attorno agli anni 1731/32 raffigurante l'episodio della "Circoncisione", eseguito dal Maestro.
Di Giandomenico e' conservata una splendida immagine della "Madonna con Bambino". Il bimbo si muove, accarezza il volto della madre. La Vergine ha un'espressione dolce, tenera, che simboleggia l'amore materno.
Immagine: Musei Civici Bassano
IL CRIPTOPORTICO ROMANO - VICENZA
Ai programmi dell'edilizia privata del settore sud-occidentale della citta' romana doveva appartenere anche una costruzione, eccezionale nell'Italia settentrionale, messa in luce nel 1954 presso il lato meridionale di Piazza Duomo; si tratta di un criptoportico, cioé di una struttura a galleria seminterrata il cui piano pavimentale si trova attualmente a m.6,31 di profondita' rispetto al livello di calpestio moderno, costituito dalla soglia di ingresso dalla piazza.
Lo stato di conservazione della struttura ne consente una buona leggibilita', soprattutto per quanto riguarda la parte piu' orientale dell'impianto, a cui appartengono tre bracci e due ambienti quadrangolari. Le pareti di questo settore sono intonacate, mentre una cornicetta modanata in stucco, sotto cui corre una fascia di colore rosso cupo, sottolinea l'imposta della volta. Il vano scala conserva ancora alcuni tratti dell'alto zoccolo in colore nero e delle partiture superiori in rosso pompeiano, a riquadri limitati da sottili fasce in verde-azzurro.
Piu' difficile risulta la lettura del resto del complesso, costituito da un ambiente trapezioidale e da una galleria obliqua.
I tre piani pavimentali a livelli diversi testimoniano che il criptoportico ha avuto piu' di una fase d'uso, la piu' antica risalente alla fine del I sec. a.C.
Per informazioni su orari di apertura e visite guidate: Gruppo Animatori Culturali e Ambientali C.T.G. - tel. 0444 226626
IL COMPLESSO FUNERARIO-CULTURALE DI TIPO MEGALITICO dell'età del rame del Comune di SOVIZZO - localita' S. Daniele
Testimonianze di età preistorica ritornarono alla luce in località S. Daniele, tra il 1990 e il 1991, a seguito degli scavi intrapresi dalla Soprintendenza Archeologica per il Veneto in collaborazione con il Comune di Sovizzo che ha sostenuto con i proprietari gli oneri dello scavo archeologico e della musealizzazione dell'area. L'indagine, preventiva ad un piano di lottizzazione e finalizzata inizialmente all'esplorazione di un sepolcro di epoca longobarda, portò all'individuazione, nell'area compresa tra viale degli Alpini e via Alfieri, di un suolo antico con tracce di frequentazione risalenti al tardo Neolitico (fine IV millennio a.C.), nonchè di un tumulo funerario in terra dell'età del rame (III millennio a.C.).
In una zona immediatamente a sud del viale degli Alpini fu invece individuato il complesso funerario-cultuale di tipo megalitico, pure dell'età del rame, tuttora conservato in loco e divenuto area archeologica permanente, costantemente visibile dall'esterno.
Sovizzo, già noto per l'elevato numero di tombe di epoca longobarda rinvenute agli inizi del Novecento nella proprietà del conte Giovanni Curti e i cui ricchi corredi furono successivamente donati dagli eredi al Museo Civico di Vicenza, dove sono tuttora conservati, vanta ora l'area archeologica di S. Daniele, che presenta caratteri unici ed eccezionali per la peculiarità delle strutture e per la loro antichità.
SOVIZZO, centro residenziale a pochi chilometri da Vicenza, é situato sulle ultime propaggini collinari rivolte alla pianura. Visitabile
Per ulteriori informazioni Conoscere Sovizzo
LO SCAVO ARCHEOLOGICO NELLE LOCALITA' CAMPETTO E CIMA MARANA a Recoaro Mille
Oggetto di studio da alcuni decenni e di scavo dal 2006, i siti di Campetto e Cima Marana, frequentati dalla preistoria fino all’epoca moderna, sono un valido esempio di insediamenti di montagna e spunto, al contempo, per considerazioni didattico-metodologiche sulla corrispondente archeologia di montagna. Segnalazioni di rinvenimenti di materiale vario (monete, frammenti di urne, materiali in vetro, punte di freccia di fasi diverse di frequentazione, manufatti di età longobarda) si sono avute già nel XIX secolo. Negli anni a seguire, studi più puntuali sugli oggetti trovati, corroborati da nuovi reperti e dall’individuazione di tracce di opere murarie a secco, hanno permesso di ampliare e diversificare ulteriormente il periodo di frequentazione dei siti in oggetto. Tutto il materiale ritrovato è stato segnalato alla Soprintendenza Archeologica del Veneto e si trova parte in esposizione, parte in deposito presso il Museo Civico “Dal Lago” di Valdagno. www.retemusealealtovicentino.it
ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE A VALDAGNO “LA CITTA' SOCIALE” e il MUSEO DELLE MACCHINE TESSILI
Il progetto promosso nel Novecento dall'imprenditore laniero Gaetano Marzotto per i dipendenti del suo lanificio che ha influenzato la struttura territoriale della città grazie alla costruzione, tutt'attorno alla fabbrica, di edifici rivolti a esigenze sociali, culturali, sportive e abitative. Accanto alla Città Sociale, il Museo delle Macchine Tessili (MuMaT) è la testimonianza perfetta del progressivo sviluppo tecnologico di un settore produttivo che ha marcatamente segnato, e ancora oggi contraddistingue, l'ambiente in cui si è insediato.
L'ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE: SCHIO, LE ORIGINI DELL'INDUSTRIA MODERNA
La valle del Leogra é un ampio solco che dallo sbocco in pianura dove sorge Schio, capitale dell'archeologia industriale, si snoda in direzione Nord-Ovest verso il Pian delle Fugazze, ai piedi del Monte Pasubio, insinuandosi tra i contrafforti del Monte Summano e del Monte Novegno a Est e le Piccole Dolomiti, scenari famosi della Prima Guerra Mondiale.
Alla tradizionale economia agricola e silvo-pastorale si é accompagnata fin dal Medioevo l'attività artigianale, documentata dalla fitta rete di mulini, segherie, magli e folli da panni, sorti lungo il percorso del Leogra e della Roggia maestra, una derivazione del medesimo torrente ricavata verso la metà del Duecento al confine di Schio con Pievebelvicino. Essa ha determinato la vita economica della popolazione e la struttura del centro urbanistico scledense, nel cui territorio compie dodici salti d'acqua ottenuti con il sistema delle chiuse. Al secolo scorso, invece, risale il tratto della roggia Torrebelvicino Pievebelvicino.
La disponibilità di energia idraulica é stata fondamentale per lo sviluppo industriale avutosi nell'Ottocento, infatti era un salto d'acqua a mettere in movimento le macchine tramite ruote e alberi di trasmissione. Analogamente ad altre situazioni geografiche pedemontane del Nord Italia, anche nella Val Leogra si può rilevare il progressivo spostamento degli insediamenti produttivi dalle zone montane e collinari verso la pianura, restando sempre necessario, seppur non immediato, il rapporto con il fiume sia con l'adozione del vapore, sia dell'elettricità poi, quali fonti di energia.
Polo di attrazione non solo della valle, ma di tutto l'Alto Vicentino, é Schio, diventata intorno al 1870 la capitale dell'industria laniera, la Manchester d'Italia, la "civitas" della concezione ideologica di Alessandro Rossi imperniata sul sistema di fabbrica.
A testimoniare le antiche attività protoindustriali e la più recente tradizione industriale valleogrina, restano varie emergenze antropiche di differenti tipologie che vanno dai mulini alle segherie, delle filande ai lanifici, dai magli alle industrie meccaniche, dalle rogge alle centrali idroelettriche, dalle abitazioni per le maestranze ai quartieri operai, ecc. Ma a dominare su tutte, insieme alle svettanti ciminiere in laterizio, é la Fabbrica Alta, vera "cattedrale del lavoro", segno eloquente della dimensione europea del fenomeno industriale scledense. Esplorare queste testimonianze vuol dire ricostruire la rete di relazioni e di oggetti sorta intorno agli opifici, i comportamenti, i modi di essere, le idee che hanno generato una delle pagine più interessanti della civiltà industriale del Veneto.
Il Museo all'aperto di archeologia industriale
L'Assessorato alla Cultura di Schio e il Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti da vari anni hanno intrapreso un'azione comune di salvaguardia e valorizzazione delle testimonianze della civiltà delle macchine svolgendo un'opera di sensibilizzazione della collettività, in particolare dei giovani, attivando un turismo culturale e giungendo, tra l'altro, all'organizzazione di un Museo all'aperto di archeologia industriale.
I suoi oggetti di esposizione sono i monumenti industriali diffusi nel territorio della Val Leogra e dell'Alto Vicentino in generale, mentre la popolazione ne é l'anima e la depositaria della memoria storica.
(tratto da Schio, le origini dell'industria moderna, Comune di Schio)
CROSTACEI E FOSSILI NEL TERRITORIO VICENTINO
Il territorio vicentino, che spazia dai Lessini orientali alla bassa pianura, dalle Piccole Dolomiti al Massiccio del Grappa, nel passato geologico era coperto da mare. Gli ambienti che si sono succeduti in questo lungo periodo, durato circa 300 milioni di anni, sono quindi stati caratterizzati dalla presenza di terre emerse, atolli corallini e fenomeni vulcanici piu' o meno intensi. La presenza di granchi fossili nel nostro territorio ha interessato gli studiosi fin dai secoli scorsi; tuttavia, numerose nuove specie sono state individuate solo in questo ultimo ventennio durante lavori di sbancamento edilizi o stradali, che hanno sorprendentemente portato alla luce dei veri e propri giacimenti di crostacei.
I reperti rinvenuti nel territorio vicentino sono attualmente conservati presso il museo naturalistico archeologico di Vicenza, il museo civico di Bassano del Grappa, il museo dei fossili di Villa Godi-Malinverni di Lonedo, il museo del Priaboniano di Monte di Malo, il museo paleontologico "Domenico dal Lago" di Valdagno, il museo "P. Aurelio Benin" di Chiampo, il museo paleontologico del convento dei Servi di Maria di Monte Berico e sopprattutto presso il museo civico "C. Zannato" di Montecchio Maggiore, dove si puo' ammirare la piu' ricca e completa collezione di fossili del vicentino.
Estratto da "Quinto quaderno di Natura Vicentina: protagonisti i granchi fossili".
ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI
VILLAGGIO PREISTORICO DEL MONTE CORGNON - Comune di LUSIANA
I segni della presenza dell’uomo sul monte Corgnon (m. 910 di quota) risalgono alla remota epoca del paleolitico medio per diventare poi sorprendenti nell’età del bronzo. I numerosi reperti ritrovati sull’area sommitale e conservati in vari musei archeologici testimoniano la presenza di un importante sito di altura, forse un castelliere o forse un luogo di culto.
www.museodilusiana.it
INCISIONI RUPESTRI DELLA VAL D'ASSA - Comune di ROANA
Localita' Tunkebalt raggiungibile da Canove o da Roana.
La VAL D'ASSA e' una profonda spaccatura che divide l'Altopiano, isolando ad ovest il Comune di Rotzo ed alcune frazioni del Comune di Roana dai restanti Comuni.
Le prime individuazioni risalgono al 1979 e riguardano il TUNKEBALT (Bosco Nero) dove furono individuate 10.000 incisioni in una parte lunga 40m. ed alta 7m. ca dove si possono vedere figure zoomorfe, antropozoomorfe, geometriche, cruciformi, simboli sessuali, solari, di costruzioni e pugnali. Visitabile
VALLE DEL BISELE nelle vicinanze della Val d'Assa - Comune di ROANA
Si tratta di una zona di interesse archeologico con la Laita Kubele, grotta naturale di notevoli dimensioni dove e' stato rinvenuto e raccolto materiale paleontologico.
PARCO ARCHEOLOGICO DEL BOSTEL - Comune di ROTZO
Il Parco Archeologico del Bostel si trova a Castelletto, frazione di Rotzo situata ai margini occidentali dell’Altopiano di Asiago. Il Bostel è un ampio e soleggiato pianoro che gode di una splendida vista panoramica, affacciato sulla confluenza della Val d’Assa nella Val d’Astico. Qui, già alla fine del ‘700, furono rinvenuti i resti di un antico villaggio di montagna risalente alla seconda età del ferro (V-I sec. a.C.).
Il Parco Archeologico è stato inaugurato nel 1999 ed in esso sono visitabili gli scavi archeologici ancora in corso, condotti dall’Università di Padova, la ricostruzione archeosperimentale di una delle case del villaggio, dei forni per il pane e per la ceramica, delle capanne degli artigiani e la fattoria del villaggio.
Il Parco è accessibile tutti i giorni dell’anno poiché non è recintato ma, gli archeologi di Archeidos sono presenti e a disposizione dei visitatori ogni domenica dell’anno, e ancora, durante le festività, dalla vigilia di Natale all’Epifania e tutti i giorni da metà giugno a metà settembre. Le visite guidate si svolgono tutto l’anno solo su prenotazione, ed in estate dal giovedì alla domenica secondo il calendario specifico di ogni anno. La proposta estiva è particolarmente ricca, con eventi di archeologia sperimentale, laboratori per bambini, passeggiate a cavallo, escursioni accompagnati da asini e cavalli, dimostrazioni di falconeria, attività con gli animali della fattoria… Al centro del parco si trova il Baito, struttura ricettiva ad uso bar e ristorante per offrire, a chi desideri intrattenersi, una cucina semplice, casalinga, basata sulla stagionalità e sulla territorialità dei prodotti.
Visitabile
Archeidos-Parco Archeologico Bostel
ALTAR KNOTTO - Comune di ROTZO
L'Altar Knotto il cui significato è Sasso dell'Altare è una grande pietra dalla strana conformazione posta in bilico al dirupo che si affaccia verso la Val d'Astico. Altarknotto in lingua cimbra significa Altar-altare, knotto-sasso piatto quindi pietra altare e data anche la sua posizione a ridosso dello strapiombo; significato più che appropriato per dare corpo alle leggende che qui aleggiano.
Punto di partenza per raggiungere l’altare (sentiero CAI 802): si segue la strada che da Roana porta a Rotzo. Appena oltrepassato l'abitato di Albaredo si devia a destra lungo una strada in salita; si procede fino al terzo tornante detto Curva del Telale Altar Knotto - Rotzo.
HANEPOS IL “SECONDO ALTARE”
Si raggiunge percorrendo il “Sentiero dei cippi” (sentiero CAI 869). Esso segue il confine tra Veneto e Trentino, dove sono ancora presenti le pietre confinarie dell'anno 1752 che delimitavano il territorio tra l'Impero Asburgico e la Repubblica di Venezia. Sul cippo (che corrisponde al secondo altare) chiamato Anepoz per la sua forma a incudine, a picco sulla Valsugana , erano fissate le formelle con le effigi dello Scudo di Maria Teresa d'Austria e il Leone di S. Marco. Le formelle originali sono state trafugate ma in tempi recenti sono state sostituite da copie simili agli originali.
SPIZKNOTTO IL “TERZO ALTARE”
Chiamato anche il “Terzo Altare” lo Spitzknotto spicca tra la vegetazione di Stoccareddo e suggerisce ricostruzioni storiche, leggende e superstizioni. Si pensa che la sua importanza come luogo mitico sia connessa agli altri altari di pietra, in una sorta di triangolo magico, che avvolge l’Altopiano. Lo Spitzknotto sembra a guardia della Val Frenzela, proprio di fronte a Valpiana di Foza. In passato era un luogo che, pur incutendo timore, incantava la fantasia dei bambini, in quanto, come raccontavano le leggende, vi si nascondeva il “sanguanelo”. L’altare si può raggiungere con un facile sentiero che si inizia appena fuori paese, sulla strada verso la frazione Sasso di Asiago.
PARCHI CULTURALI
... insomma quello vicentino non è solo un miracolo economico, è anche un miracolo letterario di scrittura e di scultura, che queste pagine vogliono solamente abbozzare per grandissime linee, suggerendo percorsi, talvolta effettuati con l'aiuto di figure illustri e intellettuali, che di questa terra hanno colto aspetti e fascino sorprendenti, con la speranza di sorprendere anche il visitatore nostro contemporaneo, spronandolo, ritornato a casa dopo il suo Grand Tour nel Vicentino, a ricercare quella vecchia edizione di Rigoni Stern, Meneghello, Piovene, Parise, Fogazzaro ... finita chissà dove nella biblioteca.
(brano di Antonio Franzina tratto da "I parchi culturali del vicentino" edito dal Touring Club Italiano)
Di seguito elenchiamo gli autori vicentini e non, attraverso i quali l'autore ha identificato "I parchi culturali del vicentino" che prima di essere dei veri e propri spazi con confini fisici e rigidi sono innanzitutto contenitori mobili e mentali scaturiti dalle loro opere, dal loro "raccontare" il territorio vicentino.
Ne è uscita una piacevole guida che vuole dare degli spunti, offrire dei suggerimenti, stimolare, come detto, nel visitatore il bisogno della lettura o della rilettura.
Se, come sostiene lo stesso Touring Club, il turista del XXI secolo si prefigura maturo, consapevole, informato, aperto, curioso e soprattutto responsabile, storia, arte e cultura saranno le attrattive del turismo del terzo millennio e dunque crediamo importante questa operazione di estrapolazione dal patrimonio culturale di Vicenza e del Vicentino, che non è solo Palladio.
Siamo anche certi che i Parchi Culturali potranno avere un futuro e diventare Imprese Culturali in relazione alla capacità degli abitanti di apprezzare la loro storia approfondendone la conoscenza e trasformando tutto in eventi e spettacoli, coniugandoli con forme di ospitalità caratteristica, gastronomia tradizionale, elementi di economia applicata alla cultura per individuare delle basi su cui costruire un'offerta di turismo culturale innovativo.
I VICENTINI citati nel testo :
Luigi da Porto - scrittore
Antonio Pigafetta - circumnavigatore
Silvio Ceccato - cibernetico e scrittore
Pace Pasini - giurista e letterato del Seicento
Giuseppe Faggin - filosofo e scrittore
Guido Piovene - scrittore e giornalista
Goffredo Parise - scrittore
Maddalena Campiglia - poetessa
Elisabetta Caminer Turra - editrice
Pulice da Custoza - letterato
Maestro Tuxio - poeta
Aureliano Acanti - poeta
Ilvo Diamanti - ricercatore e saggista
Sergio Romano - ambasciatore e scrittore
Renzo Ghiotto - giornalista
Gigi Ghirotti - giornalista
Gian Antonio Stella - giornalista e scrittore
Antonio Fogazzaro - scrittore
Fernando Bandini - poeta
Luigi Meneghello - scrittore
Arnaldo Fusinato - poeta
Giacomo Zanella - poeta
Giulio Bedeschi - scrittore
Mario Rigoni Stern - scrittore
Neri Pozza - editore
Virgilio Scapin - scrittore
Silvia Negro - scrittore
Magagnò, pseudonimo del Maganza - pittore e poeta
Ambrogio Fusinato - poeta
Un particolare parco culturale il PARCO ECO-MITOLOGICO BOSCO DELLE FATE
I MUSEI DI VICENZA
MUSEO CIVICO - PINACOTECA DI PALAZZO CHIERICATI
Sede: Palazzo Chiericati - Piazza Matteotti 37/39
tel. 0444 222811 / 0444 321348 / 0444 325071 - fax 0444 546619
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.comune.vicenza.it - www.museicivicivicenza.it
accessibilità totale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: non disponibile
MUSEO NATURALISTICO ARCHEOLOGICO DI S.CORONA
Sede: Chiostri di S. Corona - Contrà S. Corona 4
tel. 0444 222815 - fax 0444 325627
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.comune.vicenza.it - www.museicivicivicenza.it
accessibilità totale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: non disponibile
MUSEO DEL RISORGIMENTO E DELLA RESISTENZA
Sede: Villa Guiccioli - Viale X Giugno 115
tel. 0444 322998- fax 0444 326023
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.comune.vicenza.it - www.museicivicivicenza.it
accessibilità parziale
Parcheggio bus:non disponibile - Parcheggio auto: non disponibile
GALLERIE DI PALAZZO LEONI MONTANARI
Sede: Palazzo Leoni Montanari - Contrà Santa Corona, 25
Numero verde tel. 800 578875 - fax 0444 991280
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.palazzomontanari.com accessibilità totale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: non disponibile
MUSEO DIOCESANO
Sede: Piazza Duomo 12, Vicenza
tel. 0444 226400 - fax 0444 226404 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.webdiocesi.chiesacattolica.it
accessibilità parziale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: non disponiblie
Biglietto unico VICENZA MUSEUM CARD acquistabile presso il Teatro Olimpico, il Museo del Risogimento e della Resistenza, le Gallerie d'Italia Palazzo Leoni Montanari, Museo Diocesano, PalladioMuseum: valido per ingresso al Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati, Chiesa di Santa Corona, Museo Naturalistico Archeologico, Museo del Risorgimento e della Resistenza, Gallerie d'Italia di Palazzo Leoni Montanari, Museo Diocesano e Palladio Museum. Validità 7 gg dalla data di acquisto.
Intero € 15,00 - Ridotto € 12,00 - Scolaresche € 5,00 - Gruppi € 12,00 - Family € 18,00
VIART - MUSEO DELL'ARTIGIANATO ARTISTICO VICENTINO
tel. 349/3265551 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.viart.it accessibilità totale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: non disponibile
SANTUARIO DI MONTE BERICO - MUSEO EX-VOTO
Sede: Viale X Giugno 87
tel. 0444 559411 - fax 0444 559413 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.monteberico.it
accessibilità totale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
I MUSEI DELLA PROVINCIA DI VICENZA
ASIAGO
MUSEO "LE CARCERI"
Sede: Piazzetta Cairoli
tel. 0424 63854 - fax 0424 463885 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.comune.asiago.vi.it
accessibilità parziale
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO BATTAGLIA TRE MONTI
Sede: Via Chiesa, 54 - Loc. Sasso di Asiago
tel. 0424 690018 - fax 0424 2799170 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.sassodiasiago.it/museo
accessibilità totale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO STORICO DEL SACRARIO MILITARE LEITEN
Sede: Via degli Eroi
tel. 0424 463088 - 0424 462084
accessibilità totale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
CENTRO INFORMAZIONE SULLA GRANDE GUERRA
Sede: Palazzo Millepini
tel. 0424 460003
sito web: www.asiago.to
accessibilità totale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO DIDATTICO NATURALISTICO "PATRIZIO RIGONI"
Sede: Viale della Vittoria
tel. 0424 460124
accessibilità totale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO DELL'ACQUA
Sede: Via Casa del Pastore, 11
tel. 0424 463170 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.museodellacqua7comuni.it
accessibilità parziale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
BASSANO DEL GRAPPA
MUSEO CIVICO
Sede: Piazza Garibaldi, 34
tel. 0424 519901 - fax 0424 519914 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ';document.getElementById('cloak16f78a7787764f417b02b08a4515c91f').innerHTML += ''+addy_text16f78a7787764f417b02b08a4515c91f+'<\/a>';
sito web: www.comune.bassano.vi.it
accessibilità parziale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: non disponibileMUSEO DELLA CERAMICA E MUSEO REMONDINI Sede: Palazzo Sturm - Via Schiavonetti, 7
tel./fax 0424 519940 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - sito web: www.comune.bassano.vi.it accessibilità totale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: non disponibile
MUSEO DEGLI ALPINI Sede: Via Angarano, 2
tel. e fax 0424 503650 / gestione aperture 0424 503662 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. -sito web: www.anabassano.it
accessibilità totale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: non disponibile
MUSEO DELLA GRAPPA DISTILLERIE POLI
Sede: Ponte Vecchio - Via Gamba, 6
tel. e fax 0424 524426 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. sito web: www.poligrappa.com - www.grappa.com non accessibile
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: non disponibile
MUSEO REMONDINI CARTERIA TASSOTTI
Sede: Via Ferracina, 16/18
tel. e fax 0424 523013 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. sito web: www.tassotti.it non accessibile
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: non disponibile
MUSEO DELLA GRANDE GUERRA SACRARIO MILITARE DI CIMA GRAPPA
Sede: Via Madonna del Covolo, 161 - Cima Grappa
tel. e fax 0423 544840 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
accessibilità parziale - servizi attrezzati: parzialmente
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
BREGANZE
MUSEO DEL MAGLIO TAMIELLO
Sede: Via Strada del Molino, 10 - loc. Maglio
tel. e fax 0445 873908 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - sito web: www.muse omagliobreganze.it accessibilità parziale - servizi attrezzati: parzialmente
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO ANTICA OFFICINA RADIN
Sede: Via Crosara, 7
tel. 0445 873170 tel. e fax 0445 300385 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
accessibilità si - servizi attrezzati: parzialmente
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
BRENDOLA
MUSEO ARCHEOLOGICO
Sede: Sala Consiliare del Municipio - Piazza Marconi, 1
tel. 0444 400727 - fax 0444 401099 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ';document.getElementById('cloak397188bd678d67ecf1248bb18778773d').innerHTML += ''+addy_text397188bd678d67ecf1248bb18778773d+'<\/a>';
accessibilità parziale - servizi attrezzati: parzialmente
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
CHIAMPO
MUSEO PALEONTOLOGICO E FRANCESCANO "P. AURELIO MENIN"
Sede: Convento Francescano "la Pieve" - Via Pieve 170
tel. 0444 623250 - fax 0444 426637 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
accessibilità parziale
Parcheggio auto: disponibile
CISMON DEL GRAPPA
MUSEO CIVICO COVOLO DI BUTISTONE E ALTRI SISTEMI DIFENSIVI
Sede: Via Roma, 29
Tel. 338 8308984 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
non accessibile
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
CRESPADORO
MUSEO ETNOGRAFICO DI INTERESSE LOCALE
Sede: Piazza Municipio, 3
tel. 0444 429051 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
non accessibile
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: disponibile
FOZA
MUSEO ETNOGRAFICO DELLA GUERRA E DELL'EMIGRAZIONE DI FOZA
Sede: Via Roma, 1
tel. 0424 698003 – fax 0424 698281 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.comune.foza.vi.it accessibilità totale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
GALLIO
MUSEO DEI FOSSILI
Sede: Via IX Febbraio - CHIUSO TEMPORANEAMENTE
tel. e fax 0424 447919 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.comune.gallio.vi.it accessibilità totale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
SENTIERO DEL SILENZIO – PORTA DELLA MEMORIA
Località Campomuletto
tel. e fax 0424 447919 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.sentierodelsilenzio.it non accessibile
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: disponibile
GAMBELLARA
MUSEO DELLA CIVILTA' CONTADINA E DEL VINO
Sede: Casa Vinicola Zonin spa, via Borgolecco, 9
tel. 0444 640111 - 0444 640160 - 335 6119328 - fax 0444 640203
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - sito web: www.zonin.it
accessibilità parziale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
GRANCONA
MUSEO DELLA CIVILTA' CONTADINA
Sede: via Cà Vecchia, 10
tel. 0444 889533 - fax 0444 831459 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.museograncona.it
accessibilità parziale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
LONIGO
SANTUARIO DELLA MADONNA DEI MIRACOLI - MUSEO DEGLI EX-VOTO
Sede: Via Madonna, 18
Tel. e fax 0444 830502 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.madonnadeimiracoli.org
accessibilità totale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
LUGO DI VICENZA
MUSEO DEI FOSSILI
Sede: Villa Godi Malinverni via Palladio, 44 - loc. Lonedo
tel. 0445 860561 - 339 3429942 - fax 0445 860806
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - sito web: www.villagodi.com
accessibilità parziale - servizi attrezzati : parzialmente
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: disponibile
LUSIANA
MUSEO DIFFUSO DI LUSIANA:
Villaggio preistorico del Monte Corgnon - Museo Palazzon "Tradizioni della Gente diLusiana" - Giardino Botanico Alpino del Monte Corno - Valle dei Mulini - Area dimostrativa "Labiolo" sulle attività del Bosco
Comune di Lusiana e dintorni, varie sedi
tel. 0424 407264 - 0424 406458 - 0424 406009 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.museodilusiana.it accessibilità parziale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
PARCO DEL SOJO "ARTE E NATURA"
Località Covolo, Fraz. Valle di Sopra
tel. 0424 503173 - 3393124946 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.parcodelsojo.it non accessibile
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MALO
MUSEO CASABIANCA
Sede: Largo Morandi, 1
tel. 0445 602474 - 0445 602109 - fax 0445 584721 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.museocasabianca.com
non accessibile
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO CIVILTA' RURALE DEL VICENTINO
Sede: Via Pasubio, 13
tel. e fax 0445 602087 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.cantinavalleogra.it
non accessibile
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO DELL'ARTE SERICA E LATERIZIA
Sede: Via Cardinal de Lai, 2
tel. e fax 0445 580459 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
accessibilità parziale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MAROSTICA
MUSEO VUCETICH "I COSTUMI DELLA PARTITA"
Sede: Piazza Castello, presso Castello Inferiore
tel. 0424 72127 - fax 0424 72800 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
accessibilità si - servizi attrezzati: si
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO ORNITOLOGICO "ANGELO FABRIS" COLLEZIONI DALLA RIVA
Mostra sugli uccelli nidificanti della Provincia di Vicenza
Sede: Via Cansignorio della Scala, 2
tel. 346 3003681 - fax 0424 2799148 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.museoornitologico.org
accessibilità parziale - servizi attrezzati: parzialmente
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MONTECCHIO MAGGIORE
MUSEO CIVICO "G. ZANNATO"
Sede: Piazzale Marconi, 15
tel. e fax 0444 492565 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
non accessibile
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MONTE DI MALO
MUSEO DEI FOSSILI "MUNIER CHALMAS ET DE LAPPARENT"
Sede: Piazzale della Chiesa - loc. Priabona
tel. 0445 602413 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
accessibilità parziale
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: non disponibile
MONTEGALDA
MUSEO VENETO DELLE CAMPANE
Sede: Villa Fogazzaro Colbachini - via Fogazzaro, 3
tel. 0444 737526 - fax 0444 735623 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - sito web: www.muvec.it
accessibilità totale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
NOVE
ANTICO MAGLIO MORLIN
Sede: Via Segavecchia, 12
tel. 0424 590178 - fax 0424 503173 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - sito web: www.severinomorlin.it
accessibilità totale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
ORGIANO
MUSEO DELLA CIVILTA' CONTADINA
Sede: Villa Fracanzan Piovene, via San Francesco 2
tel. e fax 0444 874589 - tel. e fax 02 72003658 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.villafracanzanpiovene.com
accessibilità totale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
POVE DEL GRAPPA
MUSEO DELLO SCALPELLINO POVESE "ANTONIO BOSA"
Sede: Via Marconi, 1
tel. 0424 80659 - fax 0424 809088 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - sito web: www.comune.pove.vi.it
accessibilità parziale - servizi attrezzati: no
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO DELLA GRANDE GUERRA "BAITA MONTE ASOLONE"
Sede: Località Val Dea Giara, Monte Grappa
tel. 0424 559000 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - sito web: www.inveneto.biz
accessibilità disabili si - servizi attrezzati: parzialmente
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
RECOARO TERME
ECOMUSEO "CASA DE ABRAMO"
Sede: Contrada Busati - loc. Recoaro Mille
tel. 0445 405282
non accessibile
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO INTERNAZIONALE DELLE IMPRONTE DI FISARMONICISTI
Sede: Casetta del Parco
tel. 0445 75070 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.comune.recoaroterme.vi.it
non accessibile
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO "VITA DEL SOLDATO NELLA GRANDE GUERRA"
Sede: Via Roma, 17
tel. 0445 76888 - fax 0445 793389 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.comune.recoaroterme.vi.it
accessibilità totale - servizi attrezzati: sì
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
ROANA
MUSEO DELLA GUERRA 1915-1918
Sede: Via Roma - loc. Canove
tel. 0424 692511 - 0424 694361 - fax 0424 692019 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.comune.roana.vi.it
accessibilità parziale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO DEI CUCHI
Sede: Galleria Tuttagrafica Via XXVII Aprile, 16 - loc. Cesuna
tel. e fax 0424 694283 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.museodeicuchi.it
non accessibile
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: disponibile
ISTITUTO DI CULTURA CIMBRA
Sede: via Nuova - loc. Roana
tel. 0424 66047 - 0424 692212 - fax 0424692019 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.comune.roana.vi.it
non accessibile
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
COLLEZIONE ROVINI
Sede: via Chiesa, 178 - loc. Treschè Conca
tel 0424 694361 - fax 0424 454157 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.collezionerovini.it
non accessibile
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
MUSEO STORICO MILITARE FORTE DI PUNTA CORBIN
Sede: Forte di Punta Corbin - loc. Treschè Conca
tel. e fax 0445 623158 - 368 227954 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
accessibilità parziale
Parcheggio bus: disponibile - Parcheggio auto: disponibile
ROMANO D'EZZELINO
MUSEO DELL'AUTOMOBILE BONFANTI-VIMAR
Sede: Via Torino, 2
tel. 0424 513746 - fax 0424 513690 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
sito web: www.museobonfanti.veneto.it
accessibilità totale - servizi attrezzati: parziali
Parcheggio bus: non disponibile - Parcheggio auto: disponibile
I VOSTRI COMMENTI ALLE VISITE GUIDATE..
MAIL: 5 settembre 2011
Abbiamo partecipato ai 3 itinerari “Palladio per mano” da Voi proposti a Vicenza e dintorni e desideriamo esprimere il nostro apprezzamento agli organizzatori del progetto nella speranza che tale iniziativa continui anche in futuro per far conoscere la bellezza della Città e del suo territorio.
Roberta e Franco Perucci
MAIL: Lunedì 1 agosto 2011
Dear Sir/Madam,
on the 31st of july I had the great pleasure in taking part in your" Palladio per mano" programme. It was a memorable experience for my friend (who is a local girl from Vicenza) and me.The organisation was faultless and the guide Rita showed great passion for and depth of knowledge of this subject. I came some distance for this tour(Melbourne) but it was worth it.
Keep up the good work,
Thea & Fosca
--------------------------------
VICENZA: «Le mie belle vacanze nella vostra città»
Scrivo da Barcellona, Spagna, di ritorno da uno splendido viaggio nelle vostre terre. Io italiano, da anni emigrato in Spagna, conoscevo Vicenza e i suoi dintorni ma con quella superficialità che molte volte spinge noi italiani, abituati a tante bellezze, a non soffermarci e non approfondire i dettagli. Dovendo organizzare le mie vacanze pasquali ho subito pensato al Veneto e un ritorno nella vostra splendida città.
Non nascondo che di fronte alla possibilità di un'ulteriore visita “usa e getta” limitata solo a rivedere quanto già conoscevo ho deciso di fermarmi due notti quando ho scoperto che era possibile visitare anche nel weekend di Pasqua sia la città di Vicenza e, il giorno di Pasqua, alcune ville palladiane. Io vivo in una città che è nota per essere intraprendente, aperta ai turisti e piena di iniziative interessanti ma le assicuro che è la prima volta che in un giorno festivo, e non parlo di una domenica qualsiasi, mi trovo a partecipare in un tour guidato per una visita culturale.
Viaggiavo con un mio amico straniero e le assicuro che mi sono sentito orgoglioso di avergli potuto far godere di un servizio che forse molti non conoscono e che risultava inaspettato. Volevo, attraverso giornale, fare i miei complimenti a “Vicenza è” per la splendida iniziativa, per la professionalità e la disponibilità dimostrata e per avermi fatto amare la vostra città e le vostre terre ancora di più.
Bertrando Di Rienzo
Martedì 03 Maggio 2011 LETTERE, pagina 69 - IL GIORNALE DI VICENZA
----------------------------
MAIL : 15 Maggio 2011
Ci sentiamo di affermare che una brutta giornata dal punto di vista atmosferico si e' trasformata in una magnifica esperienza dal punto di vista culturale. Il personale che ci ha accompagnato e' stato di una gentilezza e di una competenza eccezionali. Qualche volta occorre evidenziare questi comportamenti che superano quanto un turista si attende dalle persone che lo accompagnano. Siamo una coppia attempata che ha passato una interessante mattinata e una domenica pomeriggio veramente interessanti. Di nuovo un elogio a questa iniziativa di PALLADIO PER MANO.
coniugi Andreoli di Castelfranco Emilia
---------------------------------------------
MAIL: 9 Maggio 2011
Spett.
Con la presente volevo ringraziarvi per la stupenda visita guidata della bellissima città di Vicenza. Sabato pomeriggio abbiamo preso parte del gruppo di turisti per guida a piedi - Palladio per mano. La guida era ben preparata è molto disponibile per le diverse domande ai turisti presenti.
Infine volevo augurarvi, un anno ricco di turisti soddisfatti, che usufruiranno il vostro meraviglioso servizio di visite guidate. Cosi si fa il turismo!
Distinti saluti,
Dimitrij
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
MAIL 7 giugno
grazie infinite per i tour PALLADIO PER MANO e VICENZA PER MANO di sabato e domenica
complimenti per l organizzazione e la professionalità dello IAT
e complimenti alla passione di rita boni e di rita (?)
grazie ancora
Romina Simonato
Vuoi inviarci la tua opinione sulle visite guidate "Palladio per mano"? Scrivici una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.