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Prodotti e piatti tipici

Prodotti e piatti tipici del Vicentino

Il  Vicentino è un territorio ricco di prodotti tipici, la produzione di alcuni dei quali sembrava fosse destinata a scomparire.
Scopo di queste pubblicazioni è quindi, fra gli altri, quello di valorizzare e rilanciare la produzione ed il consumo di questi prodotti di nicchia.
All'interno di ciascun volume si trovano sia curiosi aneddotti che raccontano la storia del prodotto, sia il suo ciclo produttivo ma sopratttutto preziosi ricettari che suggeriscono alcuni modi di impiego dei prodotti, all'insegna della tradizione ma anche dell' innovazione e della creatività.

Le pubblicazioni si possono acquistare presso lo IAT Vicenza ( tel.0444 320854) o facendone richiesta via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I CALIERI - Ed. TERRAFERMA

IL BROCCOLO FIOLARO DI CREAZZO

Le ricette dei ristoratori vicentini

 

 I FAGIOLI DELLA VAL POSINA NEL PIATTO

 Innovazione e tradizione nei ristoranti vicentini

IL MAIS DI MARANO NEL PIATTO

La polenta, innovazione e tradizione

 

 IL BACCALÀ ALLA VICENTINA NEL PIATTO

 Le ricette de "I ristoranti del Baccalà"

LA CILIEGIA DI MAROSTICA

La varietà, il marchio IGP e quarantaquattro ricette

L'ASPARAGO BIANCO DI BASSANO

Le ricette dei ristoranti bassanesi

LA SOPRESSA E I SALUMI VICENTINI

Storie, prodotti e ricette

I FORMAGGI VICENTINI NEL PIATTO

 Dal pegorin all'Asiago DOP

LE PATATE DEL VICENTINO NEL PIATTO


 Dalle Piccole Dolomiti all'Altopiano di Asiago fino alle Terre Rosse del Guà

FRUMENTO, RISO E MAIS NEL PIATTO

Storie e ricette dei cereali vicentini


 SULLE STRADE DEI VINI VICENTINI

 Di vino in villa: il territorio, le vigne, le cantine

 

 

LE GRAPPE, I DISTILLATI E I LIQUORI VICENTINI

Distillerie, etichette storiche, acque minerali, ricette e cocktail

 

 I DONI DELLA NATURA NEL PIATTO

 Dalla terra al cielo erbe, selvaggina e frutti spontanei nella tradizione vicentina

 

IL BROLO, L'ORTO E LA CORTE NEL PIATTO

La frutta, gli ortaggi e gli animali da cortile nella tradizione gastronomica vicentina

 

LA CUCINA DI TRADIZIONE VICENTINA

Il ricettario della provincia d'oro

IL PANIERE DEL VICENTINO NEL PIATTO
TRADITIONAL VICENZA CUISINE WITH LOCAL PRODUCTS

DIE TRADITIONELLE VICENTIER KUECHE AUS HEIMISCHEN PRODUKTEN

 

 

VICENZA WINES AND DISTILLATES

VICENTINER WEINE UND DESTILLATE

 



ASSAGGI - Ed. TERRAFERMA                                                           torna su

Collana di brevi pubblicazioni di ricette dedicate ai prodotti tipici. A cura di Amedeo Sandri:
 
 
 
 
 
IL BROCCOLO FIOLARO DI CREAZZO
 
 
 
 
 
 
IN CUCINA CON I PRODOTTI TIPICI DI BASSANO DEL GRAPPA
 
 
 
 
 
IL BACCALÀ ALLA VICENTINA
 
 
 
 
 
 
ASIGLIANO. LE RICETTE CON IL RADICCHIO DI ASIGLIANO
 
 
 
 
 
IL PROCESSO AL BURRO
 
 
 
 
 
 
I PRODOTTI DELLA MONTAGNA VICENTINA
 
 
 
 
    
 
 
 
DE.CO. VICENZA. LE DENOMINAZIONI COMUNALI DI ORIGINE VICENTINE
 
 
 
 
 
 
TERRA BERICA. CULTURA E SAPORI NEL CUORE VERDE DEL VICENTINO
 
 
 
 
 
 
CHIAMPO. COMPOSTE, DURELLO E.. NELLA VALLE DEL CHIAMPO
 
 
 
 
 
VALLE DELL'AGNO. BELLEZZE E SAPORI DAI CASTELLI ALLE PICCOLE DOLOMITI
 
 
 
 
 
 
 
 
VAL LEOGRA. ALLA SCOPERTA DEI SAPORI TRA LE PIEGHE DEI MONTI, LE CONTRADE E IL PIANO
 
 
 
 
 
 
PATATA. ALLA SCOPERTA DI UN TESORO DELLE TERRE VICENTINE
 
 
 
 DURELLO. IL VINO DI GIULIETTA, IL VINO DELL'AMORE.
 MANTELLATI. CONFRATERNITE E ASSOCIAZIONIENOGASTRONOMICHE DEL VICENTINO.
 

 
TECETE - Ed. TERRAFERMA                                                             torna su
 IL BROCCOLO FIOLARO DI CREAZZO
 
 CUCINA VICENTINA. IL RICETTARIO DELLA PROVINCIA D'ORO
 
  A TAVOLA CON IL DURELLO
 
   L'ARTE DELLO SPIEDO NEL VICENTINO
 
 GUIDA ALL'ENOTURISMO VICENTINO
 
  LE DE.CO. VICENTINE
 
  IL MAIALE NELLA TRADIZIONE VICENTINA

I doni della Natura nel piatto

I doni della Natura nel piatto
I doni della Natura nel piatto
I doni della Natura nel piatto

«Fino ad ora le presentazioni dei vari libri, 12 prima di questo, rivolti alla produzione agroalimentare del territorio e alla cucina vicentina della tradizione e della creatività, erano state giustamente lasciate alle penne di vari personaggi noti, in particolare giornalisti e cuochi.
Questa volta invece mi sono convinto a scrivere queste poche righe per esprimere la soddisfazione perché è stato ripreso un percorso, interrotto nel 2004.
Mi sembra ieri quando, con l'ormai mitico broccolo fiolaro di Creazzo, è iniziata la collana vicentina, proseguita con il mais Marano, i fagioli della Val Posina, la sopressa e i salumi vicentini, l'asparago bianco di Bassano, le patate del vicentino, il baccalà, la ciliegia di Marostica, il frumento e il riso, i formaggi vicentini, le grappe e i distillati, le strade dei vini vicentini.
Èstata positiva negli anni la collaborazione con l'editore Terra Ferma e l'auspicio è che tale collaborazione possa continuare.
Ma nei quattro anni, dal 2001 al 2004, in cui sono stati pubblicati 12 titoli, voglio ricordare Ezio Vizzari e Gianfranco Vissani, Paolo Marchi e Carlo Cracco e, con loro, anche tutti gli altri che hanno partecipato alle presentazioni dei volumi.
Il ricordo e il ringraziamento va esteso anche a tutti i cuochi e ristoratori che si sono impegnati con noi e, soprattutto, a quelle persone che, con il loro lavoro sulla terra e nelle aziende, ci hanno finora permesso di gustare prodotti non solo di qualità, ma d'eccellenza.
Con questa pubblicazione celebriamo non uno solo, ma molti prodotti, e devo confessare che la passione che mi ha spinto a insistere per nuovi appuntamenti, la devo sicuramente alle mie esperienze con i semplici risotti degustati con il tartufo dei Berici, con il ricordo dell'impegno del cav. Danilo Piccolo e del suo gruppo micologico Bresadola, con l'interesse per la funzione delle siepi quale rifugio degli uccelli, con il valore della farmacopea popolare di infusi e decotti, con l'ammirazione per i guardiani della tradizione gastronomica vicentina rappresentati dai patriarchi della delegazione dell'Accademia Italiana della Cucina fra cui il conte Gianni Capnist e Franca Periz. Ma con Antonio Cantele devo menzionare gli altri cantori della natura vicentina: Fernando Zampiva e Jacopo Marinoni.
E con loro ricordo anche l'azione positiva delle Condotte di Slow Food e l'attività divulgativa del nostro quotidiano con le pagine di Vicenza di Gusto.
È interessante leggere i testi e le ricette che seguono, le quali, in gran parte, poi troviamo nelle trattorie, negli agriturismi e nei ristoranti del vicentino, nei loro ricchi menù.
Spero si possa proseguire con iniziative che siano in grado di consentire altre pubblicazioni di questa collana, con il fine di promuovere il nostro territorio facendolo assaporare al lettore durante l'arco dell'anno, attraverso un viaggio naturalistico nel corso delle quattro stagioni e delle varie zone del vicentino.
Si tratta di un'opportunità anche per garantire la salvaguardia del territorio perché, chi va per funghi, tartufi ed erbe ama la sua terra e la difende.
E sarebbe bello che dalla lettura potesse nascere il desiderio di coltivare più erbe sui balconi e negli orti di casa, come si faceva una volta.»
Vladimiro Riva


La pubblicazione è in vendita, oltre che nelle varie librerie, anche presso gli uffici di informazioni turistiche della provincia di Vicenza


Foto in alto: conferenza stampa di presentazione del 20 dicembre 2005

L'Asparago bianco di Bassano del Grappa

L'Asparago bianco di Bassano del GrappaAll'asparago bianco di Bassano del Grappa DOP è dedicato il volume della collana dei ricettari legati ai prodotti tipici della provincia di Vicenza.
L'elegante volumetto, realizzato dalla casa editrice terra Ferma, in collaborazione con Vicenza Qualità, custodisce tra le proprie pagine storia e ricette dell'asparago bassanese, gioiello della nostra terra, che si presta a ricette e proposte culinarie che ne esaltano sapore ed abbinamenti, in un mix di tradizione ed innovazione gastronomica.
Le prime citazioni riguardanti gli asparagi risalgono al 1534, quando questa primizia primaverile veniva servita sulle tavole dei dogi di Venezia.
Anche la letteratura italiana e straniera ha alimentato la tradizione e la leggenda storico-culinaria, che vede in un piatto di bianchi asparagi una gustosa prelibatezza alla quale non si può rinunciare.
Non a caso, il celebre scrittore americano, Ernest Hemingway, dedicò loro una pagina del suo romanzo "Addio alle armi", ispirato alla propria esperienza di volontario sul monte Grappa.
Il clima mite di bassano e i suoi terreni legeri e permeabili che si sviluppano lungo il fiume Brenta, consentono la produzione di turioni bianchi, dritti, croccanti e privi di fibrosità, caratteristiche particolari che rendono questa primizia primaverile pregiata e rinomata.

La sopressa e i salumi vicentini

La sopressa e i salumi vicentiniIn un pratico volume sono state raccolte numerose ricette che coniugano tradizione ed innovazione culinaria.
La sopressa, uno dei più gustosi salumi vicentini, è considerata patrimonio del Veneto e della nostra provincia.
La pubblicazione è l'ultima nata della collana di ricettari "I Calieri": la collana, legata ai prodotti tipici del nostro territorio, realizzata dalla casa editrice Terra Ferma, in collaborazione con Vicenza Qualità, rappresenta per l’appassionato del buon cibo e delle tradizioni culinarie, un’importante collezione enogastronomica.
Il volumetto raccoglie svariate ricette in un curioso accostamento del salume berico con nuovi ingredienti e i migliori vini doc della provincia vicentina, senza dimenticare tante curiosità storico-culturali.

Ma cos'è la nostra sopressa?

L’insaccato vicentino è famoso non solo per l'inconfondibile sapore dolce e leggermente pepato ma anche per la sua stagionatura che può arrivare fino ai due anni.
Essa viene infatti preparata con carni suine pregiate - comprendenti spalla, prosciutto, capocollo – con particolare attenzione alla temperatura e al grado di umidità, fattori molto importanti per la stagionatura del salume stesso.
La tradizione vuole che il maiale debba essere alimentato con castagne e patate che contribuiscono a rendere ancor più buona la sopressa.
Già nel 1862 i cosidetti "mercuriali", gli antichi listini dei prezzi emanati dalla Camera di Commercio di Vicenza, annotavano tra le proprie voci "Salame e soppressa" a differenza di altre provincie che non conoscevano la distinzione tra i due salumi.
Inoltre, sono diverse le tracce bibliografiche che attestano l’esistenza di una florida produzione salumiera nella città di Vicenza e nelle aziende agricole della provincia berica.

I formaggi vicentini nel piatto

A SPASSO CON IL SAPORE

I formaggi vicentini nel piattoIl formaggio incontra nuovi sapori
Una nuova pubblicazione va ad arrichire la collana di ricettari "I Calieri", dal titolo "I Formaggi vicentini nel piatto.
Dal pegorin all’Asiago Dop", realizzata dalla casa editrice Terra Ferma, in collaborazione con Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza.
La pubblicazione, inoltre, si è avvalsa della collaborazione di numerosi ristoratori e del Consorzio di Tutela per il formaggio Asiago.

Le pagine di questo nuovo volume sono dedicate alla storia del formaggio, alle sue origini e alla presentazione di nuove ricette.
Non mancano le immagini dei piatti creati ad hoc da alcuni ristoratori vicentini, che anche in questa occasione hanno dimostrato di essere i primi promotori di una tradizione culinaria ed enogastronomica di primo livello.
Con questo libro Vicenza Qualità continua, così, il suo viaggio alla scoperta dei sapori più tradizionali del nostro territorio, collaborando con le associazioni di categoria alla creazione di pubblicazioni editoriali che hanno l’intento di valorizzare i prodotti tipici vicentini, tra storia e tradizioni culinarie.
Nella storia della gastronomia il formaggio viene considerato una prelibatezza per gli appassionati della buona tavola e la sua produzione è antica come attestano le fonti storiche.
Infatti, numerose sono le testimonianze sull’uso dei formaggi, da Carlo Magno che ordinava anche due carri all’anno di questo prodotto prelibato, ai frati francescani, che nella prima metà del duecento, pasteggiavano con lasagne al formaggio.

Anche la produzione lattiero-casearia vicentina conta su una tradizione millenaria che rimane tuttora assai vitale, grazie alle piccole e medie aziende specializzate in una produzione di grande qualità, nella quale ancora oggi è possibile ritrovare i sapori del passato.
Sulle nostre tavole non mancano i formaggi freschi o a brevissima stagionatura di pasta bianca come per esempio il Morlacco, le ricotte, da quella vaccina a quella di capra o di pecora.
Inoltre non va dimenticato che la tipicità del "formajo" vicentino viene tutelata anche con la sigla DOP, denominazione di origine protetta, un riconoscimento di qualità che mira ad incentivare non solo il rispetto della tradizione vicentina ma anche di determinate caratteristiche produttive e di allevamento.
Sino ad oggi sono 349 i prodotti rappresentativi delle realtà territoriali provinciali del Veneto.

La ciliegia di Marostica

ciliegia_calieri

Le ciliegie di Marostica hanno recentemente ottenuto il marchio IGP dal ministero delle politiche agricole e forestali: il prestigioso riconoscimento è stato attribuito finora solo ai limoni della Costiera Amalfitana, alle clementine calabresi, alle arance rosse di Sicilia, all'uva di Canicattì, alla pesca di Romagna e a pochi altri frutti ed é legato ad una disciplina di produzione e di controlli particolarmente severi a tutela di consumatori.
La varietà di ciliegie coltivate fra l'Astico ed il Brenta, sono sedici, ragruppate in tre grandi tipologie, dalle ciliegie precoci (come la Sandra e la Bigaeraux), alle ciliegie medio-precoci (fra tutte la romana ed il durone), per arrivare, infine, alle ciliegie tardive (tra cui la bella Italia, la Giorgia, la ferrovia etc.).

In vendita presso le librerie vicentine o presso gli uffici di Informazioni e Accoglienza Turistica di Vicenza e provincia