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Uno scrigno di meraviglie concentrate in poche manciate di chilometri, ecco cos’è la Terra Berica.
Una colle zione di gemme rare e preziose, incastonate in un fondo inestimabile: il paesaggio Berico. Il grande protagonista di questo ambiente è la natura: prati verdi, alberi e boschi si alternano a vitigni e oliveti, in un susseguirsi di valli, colline, piccoli altopiani, ruscelli e canali.
Questo territorio si sviluppa subito a sud della Città di Vicenza, perla del Rinascimento, dichiarata Patrimonio Universale dell’Umanità dall’Unesco, grazie alle meraviglie immaginate da Palladio, che proprio nella Terra Berica ha costruito alcuni tra i suoi capolavori, come La Rotonda, Villa Pojana, Villa Pisani, Villa Saraceno. Tantissime sono le ville, di epoche diverse, che si possono ammirare in questo fazzoletto di terra, assieme a pregevoli esempi di arte rurale, eremi, chiesette, fontane.terra berica map
In aggiunta all’interesse artistico e culturale, i Colli sono luogo ideale per attività sportive ed escursionistiche, per il cicloturismo, trekking, arrampicata.
Anche la cucina in area Berica è raffinata e sopraffina, utilizzando e valorizzando i frutti che la generosa terra ci regala: prosciutto, tartufo, erbe spontanee, piselli, zucche, per non parlare poi dei vini e dei distillati, da sempre apprezzati dai suoi abitanti ed oggi esaltati da una raffinata ed eccellente offerta culinaria e vitivinicola.
Eccola la Terra Berica, ospitale e inaspettata, pronta a sorprendervi.

 

 

 

 

 

 
 

Lonigo

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LONIGO sorge tra i colli Berici ed è attraversata dal fiume Guà. Appare da lontano con un profilo inconfondibile, le sue forme sono tracciate da un'architettura storica: la Rocca Pisana, la Villa Giovannelli, la cupola del Duomo, il Torrione e il campanile della Chiesa Vecchia. Simboli di un passato da scoprire e ammirare.
Durante i secoli fu governata da Vicenza, Verona, Padova, dai Visconti, dalla Repubblica di Venezia. L’origine del nome della città non si conosce con precisione. Secondo alcuni storici il termine nella forma “Leonicus” risale in un atto notarile del X secolo; secondo altri il nome deriverebbe dalla costellazione del Leone, in quanto agosto sarebbe stato il mese della sua fondazione.
Lonigo fu sede di importanti casati come quello dei Pisani che commissionarono all’architetto Andrea Palladio la costruzione di Villa Pisani (1544) e nel 1556 fecero erigere Palazzo Pisani, nel cuore del paese, a cavallo delle mura scaligere poi abbattute. .
Sempre per volontà dei Pisani, fu edificata su un ameno colle, la Rocca Pisana (1576) su progetto dell’architetto Vincenzo Scamozzi, allievo del Palladio.
L’Ottocento fu un secolo di massimo splendore per il paese quando, grazie alla presenza dei Principi Giovannelli in Villa San Fermo, divenne la capitale del Basso Vicentino con i suoi teatri, l’Ippodromo per le corse dei cavalli e una vita culturale vivace e dinamica.
Lonigo è circondata da prestigiosi vigneti che le conferiscono il titolo di Città Internazionale del Vino, ospita la Cantina dei Colli Berici, ritenuta la più importante d’Europa.
Il 25 Marzo si festeggia l’antica fiera dei cavalli, risalente al 1496 da un incredibile episodio avvenuto presso il Santuario della Madonna dei Miracoli. Questa fiera è l’appuntamento più atteso dell’anno, un’ampia vetrina per tutti i settori, dalle macchine agricole all’artigianato, dalla pietra-arredo al giardinaggio.
Riveste particolare valore culturale e architettonico il Teatro Comunale “Giuseppe Verdi”, inaugurato nel 1892, un tipico esempio di teatro italiano con tre ordini di palchi e logge, caratterizzato da un’acustica perfetta per esecuzioni musicali. Lo stile Liberty e neoclassico degli stucchi predilige i toni del rosa, del verde oliva e del crema: l’illuminazione è resa elegante da campanule in vetro di Murano. Oltre all’arte e alla cultura, la città di Lonigo offre un’interessante ricchezza di specialità gastronomiche, i prodotti De.Co. (denominazione comunale) come il riso di Bagnolo, i piselli di Monticello, i salumi ed il mandorlato di Lonigo.
Una piccola città da visitare, conoscere e assaggiare! 

 

 

Villaga

Anticamente Villaga era chiamata col termine latino "Viraga", presente nel Regesto del 1262 e negli Statuti del 1275 e citato in vari documenti della seconda metà del secolo XIII. Secondo la tradizione, il toponimo deriva forse da "viridum", verde, riferito alla conca verde in cui si trova il paese, adagiato ai piedi dei Colli Berici.

Le origini di Villaga appaiono legate al periodo longobardo, confermate dalla dedicazione della chiesa parrocchiale a S. Michele Arcangelo. I Longobardi, infatti, riconoscevano nell'Arcangelo S. Michele armato il patrono del loro sentimento cavalleresco. Probabilmente Villaga venne fondata dopo che Vicenza divenne sede di uno dei 36 ducati del regno longobardo. In un documento del 1066 e in uno successivo del 1268, Villaga risulta compresa nella curia di Barbarano. La chiesa parrocchiale era infatti un'antica cappella della vicina pieve di Barbarano; più tardi divenne matrice della chiesa e parrocchia di Santa Lucia di Pozzolo.

Storicamente il Comune di Villaga nacque in seguito alle modifiche che riguardarono l'ordinamento del territorio vicentino a partire dal Duecento, epoca in cui venne smembrata la giurisdizione di Barbarano e furono creati i tre Comuni autonomi di Barbarano, Mossano e Villaga.

Fin dal secolo XIII i Conti Barbarano, antichi feudatari della Chiesa vicentina, avevano vasti possedimenti nella zona compresa tra Barbarano, Villaga e Sossano. Di questa nobile famiglia, tra le più antiche del Vicentino, rimane a Villaga il simbolo che tuttora lo contrassegna: lo stemma araldico, identico a quello degli antichi padroni, raffigurante il leone illeopardito con la coda biforcata e rampante di nero.

Nel territorio di Villaga possiamo annoverare anche la presenza significativa di ordini cavallereschi quali i Templari e i Cavalieri di Malta. Essi fondarono due ospizi, in soccorso dei pellegrini che, passando per la Riviera Berica, intendevano imbarcarsi a Venezia per raggiungere la Terrasanta o recarsi a Roma attraverso la via Romea e l'Appennino. E' certo infatti - come sostiene lo studioso Antonio Verlato - che a Villaga esistevano due "mansio" o ospedali, uno detto di S. Silvestro, presso l'omonima villa, con chiesetta verso la contrada di Noseo; l'altro, detto di S. Giovanni Decollato, un tempo esistente in località Motta, sopra le colline di Toara. Si può pertanto sostenere che tali istituzioni religiose siano sbocciate dalla capillare presenza dell'ordine benedettino nell'area del Basso Vicentino, fin da epoche precedenti al Mille.

Il Comune di Villaga ha istituito nel 2012 il registro delle denominazioni comunali a cui iscriverà a breve due prodotti: Il Rampuzzolo de Villaga e i Bisi de Pozzolo.

E' stato presentato ad ottobre 2020 Artenatura , un progetto che prevede l’apertura di un Museo a cielo aperto permanente dove si potrà, grazie al suo esclusivo Glamping, “abitare l’arte” ed immergersi nella natura dei Colli Berici.( il progetto)

Il sito turistico del comune per scoprire l'offerta del territorio, tra chiese e fontante, percorsi escursionistici e suggestioni:http://terredivillaga.it/

  

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